PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

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Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

venerdì 29 gennaio 2021

6 MESI SENZA TE, GRAZIE A TUTTI VOI

 


 

 Domani saranno 6 mesi da quando mio papà è scomparso improvvisamente. Pare impossibile ed andare avanti è dura. Chi l'ha provato, chi sa cosa vuol dire perdere improvvisamente qualcuno, sa come ci si sente, è dura perchè devi anche uscire da un senso di incredulità che va avanti per mesi, e quando ne esci e comprendi stai peggio. 

In questi mesi sono stata però contenta che il libro che ho dedicato a mio papà "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" è stato acquistato da molti. E' dedicato a lui, con la foto qui sopra e una dedica speciale. 

Per questo voglio ringraziare chi ha acquistato il libro, o richiedendomelo, oppure anche online e in libreria, anche questa settimana ho ricevuto notifica del libro acquistato in una libreria e persone che mi hanno richiesto il libro. Per me è un modo per andare avanti, ricordando sempre mio papà. Perciò grazie, grazie a tutti voi. 

Per chi volesse il libro potete richiederlo direttamente a me (ho copie disponibili) anche via mail a larazavatteri@gmail.com, su Facebook oppure lo trovate online su Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store, in libreria dovete dire il titolo, autore e editore (Youcanprint). 

Grazie a tutti voi, di tutto cuore!

Lara

giovedì 28 gennaio 2021

ESTRATTO DAL LIBRO "AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO. PICCOLA STORIA DI UNA CASA NEL BORGHETTO"

 Ciao a tutti. Per voi un estratto gratuito da leggere dal mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto" .


La Madonna di Pinè


Una volta il pellegrinaggio alla Madonna di Pinè era un viaggio cui partecipavano in molti, anche gente del Borghetto. Le occasioni per lasciare il paese e vedere qualche altro posto erano poche, se non del tutto inesistenti, per cui il pellegrinaggio alla Madonna di Pinè, se da una parte era testimonianza della fede della gente, dall'altra permetteva di evadere almeno per un giorno dalla routine quotidiana.

Si programmavano vere e proprie gite per questa visita spirituale e invece di prendere la corriera ci si organizzava con un camion, tutti in gruppo.

Le donne partivano indossando soprabiti di colore nero, agghindate un po' come se si partisse per una festa, ma all'arrivo il nero iniziale era diventato un pesante color grigio. Infatti, tutto il tragitto veniva svolto con il camion che però pur dotato di panche per far sedere i pellegrini, era aperto e inoltre le strade per la maggior parte non erano asfaltate, così che da Mezzana alla Madonna di Pinè si alzavano immensi nuvoloni di polvere che ricoprivano tutti i partecipanti al pellegrinaggio che giungevano sì alla meta, ma in condizioni da far spavento.

Per di più, in seguito c'era da fare ritorno a casa e altra polvere si depositava sui malcapitati, c'è da chiedersi come saranno tornati a Mezzana se, per caso, incappavano per sfortuna in una giornata di pioggia.

Questi pellegrinaggi alla Madonna di Pinè continuarono per diversi anni, fino a che si smise di organizzare gite di gruppo e anche il culto di questa Madonna andò dimenticato o quasi.

Altre diventarono le mete spirituali per i fedeli e non c'era più l'inconveniente della polvere, essendo tutte le strade asfaltate, né quello del camion aperto, perché ognuno viaggiava con la propria automobile.

Nonostante tutti i disagi, il pellegrinaggio alla Madonna di Pinè era anche un modo per stare insieme, per parlare, anche per ridere quando le donne si ritrovavano con addosso un soprabito di un altro colore. Era insomma un momento che permetteva anche di vedere un posto diverso e per un giorno di lasciarsi alle spalle il duro lavoro nei campi o nella stalla. Uno di quei pochi momenti che la gente del Borghetto e di Mezzana si concedeva, come accadeva di rado, se non per la festa di San Matteo a Malé, quando i contadini potevano vendere o acquistare mucche e le donne girare per il mercato, un appuntamento che, seppur cambiato, è ancora vivo ai giorni nostri.

Ma partire per visitare la Madonna di Pinè era altra cosa, voleva dire lasciare la valle e ciò equivaleva ad un vero e proprio viaggio, quasi in un altro mondo, per tanti che erano abituati a spostarsi, al massimo, fino al paese vicino.

Da citare anche la Madonna pellegrina, che giunse anche al Borghetto arrivando da Piano di Commezzadura. Non so di preciso in che anno accadde, ma la tradizione di portare di paese in paese la Madonna pellegrina risale agli anni Quaranta del Novecento. La Madonna pellegrina venne presa in consegna dagli abitanti di Mezzana sul confine di Commezzadura e prima di arrivare in chiesa fece tappa alla casa del Borghetto, dove per accoglierla era stato eretto un piccolo altare ricoperto di fiori e frasche di abete. Si trattava di un momento di fede e solitamente si invocava in questo modo la Madonna pellegrina per far cessare qualche calamità o per la fine di situazioni straordinarie, come poteva essere la guerra, in questo caso, forse, la seconda guerra mondiale. Probabilmente il Borghetto non fu l'unica tappa della Madonna prima di giungere in chiesa e dopo un certo tempo i vicini di Pellizzano saranno arrivati fino al confine per prenderla anche loro in custodia. La Madonna pellegrina e la Madonna di Pinè erano, un tempo, tradizioni religiose importanti e molto sentite e l'invocazione alla Madonna quella più tenuta in considerazione per far terminare epidemie, calamità di tipo naturale o per far ritornare, finalmente, la pace. 

 

Su Ibs, Mondadori Store, La Feltrinelli, in libreria con titolo, nome autore e editore (Youcanprint) o richiedendomelo, ho copie disponibili. larazavatteri@gmail.com o su Facebook.  





giovedì 21 gennaio 2021

DUE LIBRI SU MEZZANA e VAL DI SOLE-TRENTO

 


Due libri su Mezzana e val di Sole. "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto" racconta storie della zona del Borghetto a Mezzana (dalla prima casa arrivando da Piano fin circa all'hotel Ravelli), con la storia del panificio Barbetti,la villetta del maestro Fedrizzi che oggi non c'è più, il poeta Edoardo Redolfi, la mia casa nel Borghetto e ciò che è accaduto qui e nei pressi. 


"El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" invece riporta detti in dialetto di Mezzana e val di Sole, filastrocche e termini. Dedicato a mio papà Renato. Qui nel blog trovate estratti e commenti del libro, scorrendo i post.


Grazie a tutti coloro che hanno già acquistato entrambi i libri e a chi lo farà, ve li consiglio anche se siete di Mezzana o val di Sole ma abitate altrove o come regalo. Grazie di tutto cuore.

 

Lara

 

Dove trovarli. 

Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store, in libreria o richiedendoli a me a larazavatteri@gmail.com (ho copie disponibili) o scrivendomi su Facebook.


mercoledì 20 gennaio 2021

NOVITA'! SOCIA DELL'ASSOCIAZIONE GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO

 

Alcuni anni fa mi sono imbattuta in un sito "Gli scrittori della porta accanto" e mi è subito piaciuto. Parlava di libri, cinema, arte e molto altro, tutte cose che mi appassionano. Chiesi se era possibile scrivere qualcosa di un mio libro e da lì nacque, in seguito, una collaborazione mia con articoli di vario genere che potete leggere visitando il sito.

Recentemente il sito ha ospitato anche il mio libro in dialetto della valle di Sole "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole".

Ora che Gli scrittori della porta accanto è diventato un'associazione, ho deciso di farne parte. Sono diventata socia e spero di poter partecipare a belle iniziative!

 

Grazie di cuore all'associazione per avermi accolto! A tutti voi consiglio di visitare e seguire il sito su 

GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO

 

martedì 19 gennaio 2021

PREFAZIONE LIBRO IN DIALETTO SOLANDRO EL GHE DIS EL BIS AL TAS...MODI DI DIRE DIALETTALI DI MEZZANA E VAL DI SOLE

 Prefazione

Questo libretto raccoglie modi di dire, filastrocche, termini tipici della valle di Sole. Premetto che non studio i dialetti, né la linguistica o discipline connesse. Il mio è stato solo un tentativo di ricordare alcuni modi di dire che si usano ancora oggi o che si usavano, proprio per valorizzare l'uso del dialetto nelle nostre comunità.

Parlare in dialetto una volta era naturale, oggi non più. Eppure è proprio la parlata dialettale che caratterizza una comunità, un posto, una zona, che fa sentire gli abitanti parte di qualcosa.

Provate ad allontanarvi dal vostro paese e ve ne accorgerete. Vi racconto un episodio che mi è capitato. Ero in Toscana, precisamente a Monte San Savino (provincia di Arezzo) dove emigrarono i miei antenati (per poi far ritorno a Mezzana). Ad un distributore, sento il mio ragazzo che parla in dialetto. Ma con chi poteva parlare il nostro dialetto, se laggiù non lo conosce nessuno?

Ebbene era un ragazzo noneso (ovviamente il suo dialetto era un po' diverso dal nostro) che lavorava, se non ricordo male, ad Orvieto.

Ci credete che sentir parlare dialetto in un posto così lontano da casa, quasi mi commosse? Pare incredibile ma è così. Scambiammo ancora qualche frase e anche a lui, mi ricordo, pareva impossibile poter parlare la sua “lingua” con noi.

In val di Sole si parla il solandro, anche se ci sono molte differenze. Ad esempio se dite una frase come “Cosa fai?” a Mezzana si traduce con “Che fas?” mentre nel paese appena dopo, a Pellizzano, diventa “Che fet?”.

Per fare un altro esempio a Cavizzana, un po' come i toscani hanno la “c” aspirata, per cui non dicono Cavizzana ma “Chiavizana”, o certi nomi sono al femminile, ad esempio dicono “bicera” e non “bicer” per bicchiere, alcuni termini li ho inseriti da questa zona.

Le differenze sono molte, ma diciamo che questi detti li conoscono e li usano un po' tutti, magari diversi nella scrittura o nella pronuncia, ma di “base” li sanno e li capiscono tutti.

Mi scuso fin d'ora per errori di scrittura in dialetto, non era tanto la correttezza grammaticale a interessarmi ma la parlata, il fatto di conservare questi modi di dire che fanno parte di noi.

Parlare dialetto, oggi, è un po' mantenere la nostra identità, il nostro vissuto, le nostre tradizioni. Nasce per questo questo mio scritto.


Lara Zavatteri

lunedì 18 gennaio 2021

COMMENTI DI DARIA, ALTRA LETTRICE "FORTE"

  


 

 

Ciao a tutti.

Oggi pubblico il commento di Daria Decaminada, nativa di Menas (frazione di Mezzana, val di Sole) ma residente in provincia di Biella. Daria fa parte del mio gruppo Oriundi di Mezzana e della valle di Sole, dedicato a chi è di Mezzana o val di Sole ma ora vive altrove o a chi ha qui parenti o antenati. Grazie di tutto cuore a Daria che ha letto i miei libri e mi ha scritto commenti bellissimi. Grazie Daria (e famiglia!).

 "Tu sai che i tuoi libri mi piacciono molto.Hai tantissima passione x quello che scrivi .E tu cara Lara ci metti il cuore .Pensa che pure i miei figli leggono e vanno a ruba ..Una cosa cara , perché non promuovi il libro tuo e di Mirko ?,Risparmia subito ,? È morto interessante! Anche parlare il nostro dialetto per noi che siamo lontani è una cosa meravigliosa  e grazie a te che mi regali tutto questo .I tuoi libri saranno sempre vicino a me, un bacione (Qui Daria fa riferimento al libro Risparmia Subito, scritto con il mio ragazzo, Mirko Rizzi, sul risparmio in generale, per la mia parte e sul risparmio per ristrutturazioni e lavori in casa per la sua, disponibile online o richiedendomelo).

Perchè ti è piaciuto il libro El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole?

Perché è scritto molto bene e poi il nostro dialetto meraviglioso !

Sugli altri libri...  e a chi li consigli

Ciao Lara .In particolare mi sono piaciuti molto i tuoi libri.Reset e la continuazione, Guardando le stelle,.Bellissimi ricordi ,."Cuore di corteccia , Aroma di caffè e profumo di fieno,.A tutte le persone che amano la nostra stupenda Valle un consiglio leggerli tutti xchè secondo me è un patrimonio culturale e grazie a te posso essere vicina alle nostre bellissime tradizioni e x noi che siamo lontani è una cosa meravigliosa . Grazie a te Lara un abbraccio forte forte.

 

Grazie a te cara Daria, di tutto cuore e continua a seguirmi!

 

Per tutti voi, per qualsiasi libri info a larazavatteri@gmail.com, oppure online o in libreria

venerdì 15 gennaio 2021

MINI INTERVISTA AD UNA LETTRICE STORICA SUL LIBRO IN DIALETTO EL GHE DIS EL BIS AL TAS...

  

 Ho fatto una piccola intervista ad una mia lettrice storica, Mara Dell'Eva di Ossana (Val di Sole). Mara ha letto tutti i miei libri, li ha fatti anche conoscere ed è per me sempre una lettrice attenta, affezionata e che devo ringraziare di tutto cuore. Ecco  le domande con le sue risposte relative al mio libro "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" con modi di dire, filastrocche, termini nel dialetto della valle di Sole , con spiegazione in italiano, dedicato a mio papà Renato.

 

 1) Perchè hai deciso di comprare il libro?

2) Ti è piaciuto e un breve commento.

 1) e 2) Ho deciso di comperarlo perché so che scrivi bene e mi piacciono i proverbi, mi è piaciuto molto, perché ho ritrovato dei proverbi o modi di dire che non ricordavo più o e qualcuno che non conoscevo.

 

3) Cosa ti è piaciuto in modo particolare?

 3) In particolare mi è piaciuto che nel libro ci sia anche un piccolo vocabolario di molte parole dialettali.

 

4) Lo consiglieresti? Se sì, a chi?

 4) Lo consiglierei a tutti grandi e piccini perché è semplice, divertente e anche istruttivo.

 

Grazie di cuore a Mara e a tutti i miei lettori!

El ghe dis el bis al tas lo trovate online (es.Mondadori Store, Ibs) in libreria indicando titolo, nome autore e editore (Youcanprint) oppure potete richiedere a me su Facebook o larazavatteri@gmail.com. 

 

Grazie ancora a Mara e a tutti coloro che finora hanno acquistato il libro e a chi lo acquisterà in futuro.  

Lara

 


martedì 12 gennaio 2021

I VOSTRI COMMENTI, GRAZIE A GIOVANNA, MARIA ROSA E LAURA

 Ciao Lara bello il libretto, mi è piaciuto. Appena posso lo porto a mio papà..(Giovanna Dalla Valle-Torre di Mosto, Veneto, originaria della val di Sole)

 
Ho letto el ghe dis el bis al tas... Carino, complimenti. Ho appurato con soddisfazione che ricordavo i detti.. Anche se alcuni non si usano più molto.(Maria Rosa Pedergnana-Cles, val di Non, originaria di Mezzana)



El ghe dis el bis al tas...

Preso stamattina e già letto con mio figlio che iniziava più tardi la scuola. Bellissimo, divertente anche per lui veramente complimenti!!!

(Laura Dalla Torre-Roncio(frazione di Mezzana)-Val di Sole).

lunedì 11 gennaio 2021

ESTRATTO DAL LIBRO EL GHE DIS EL BIS AL TAS...MODI DI DIRE DIALETTALI DI MEZZANA E VAL DI SOLE

 Per voi un piccolo estratto dal libro "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" con modi di dire, termini ed altro in dialetto solandro (con traduzione italiana e, se serve, una breve spiegazione) dedicato a mio papà. Disponibile in libreria, online (Ibs, Mondadori store) o richiedendomelo (larazavatteri@gmail.com o su Facebook).


Dur come en croz.


Duro come un sasso.


(Di cosa o di persona particolarmente testarda.)



Na bota per un la ciaf del vout.


Una volta ciascuno la chiave della cantina.


(Cioè la ruota gira per tutti.)




Far e desfar le tut en laorar.


Fare e disfare è tutto un lavorare.




No le farina da far Ostie.


Non è farina da fare Ostie.


(Ostie cioè le particole, detto di chi non è proprio buonissimo.)



Trovar quel dal formai.


Trovare quello dal formaggio.


(Cioè la persona giusta che “sistemi” i furbi.)





No averghe en soldo da far cantar en orbo.


Non avere un soldo per far cantare un cieco.


Difficile spiegare, dev'essere stata composta così per la rima, non avendo molto senso.



Rivar al fum dele candele.


Arrivare al fumo delle candele.


(Cioè arrivare sempre troppo tardi.)



Creder che l'asen l'ola.


Credere che l'asino vola.


(Cioè credere proprio a tutto.)

 

 

Saver na pagina de pù de en libro.


Sapere una pagina più di un libro.


(Ovvero una persona che vuole saperla sempre più lunga degli altri.)


domenica 10 gennaio 2021

I VOSTRI COMMENTI...GRAZIE A NICOLETTA, MARA E DANIELA

 Ciao a tutti, oggi voglio ringraziare alcune lettrici che dopo aver letto il libro sui modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole "El ghe dis el bis al tas" hanno gentilmente lasciato un commento. Grazie perciò a Nicoletta, Mara e Daniela.

Lara Zavatteri davvero bello il tuo ultimo libro... Mi hai fatto tornare bambina... Molti detti non li sento più... Che nostalgia... Grazie di aver raffiorato in me dei ricordi legati ai detti dialettali... Brava complimenti (Nicoletta Niko Pedergnana-Monclassico- Val di Sole).

 

 Ciao Lara! Grazie mille!Buon fine settimana e complimenti per il libro molto interessante e divertente! (Mara Dell'Eva-Ossana-Val di Sole).

 Ciao Lara, complimenti per il libro! Il mio papà lo ha apprezzato molto.L’ho letto anch’io, mi sono divertita con certi modi di dire ed ho provato nostalgia dei tempi passati quando questi detti li sentivo dai miei nonni... Bravissima ancora! (Daniela Berrera-Mezzana-Val di Sole).

 

A breve pubblicherò altri commenti, grazie di cuore!

Per chi fosse interessato il libro si può ordinare online su Ibs, Mondadori Store, in libreria con nome autore, titolo e editore (Youcanprint) o richiedendomelo a larazavatteri@gmail.com o su Facebook, ho copie disponibili.  

Grazie di cuore!