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lunedì 11 gennaio 2021

ESTRATTO DAL LIBRO EL GHE DIS EL BIS AL TAS...MODI DI DIRE DIALETTALI DI MEZZANA E VAL DI SOLE

 Per voi un piccolo estratto dal libro "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" con modi di dire, termini ed altro in dialetto solandro (con traduzione italiana e, se serve, una breve spiegazione) dedicato a mio papà. Disponibile in libreria, online (Ibs, Mondadori store) o richiedendomelo (larazavatteri@gmail.com o su Facebook).


Dur come en croz.


Duro come un sasso.


(Di cosa o di persona particolarmente testarda.)



Na bota per un la ciaf del vout.


Una volta ciascuno la chiave della cantina.


(Cioè la ruota gira per tutti.)




Far e desfar le tut en laorar.


Fare e disfare è tutto un lavorare.




No le farina da far Ostie.


Non è farina da fare Ostie.


(Ostie cioè le particole, detto di chi non è proprio buonissimo.)



Trovar quel dal formai.


Trovare quello dal formaggio.


(Cioè la persona giusta che “sistemi” i furbi.)





No averghe en soldo da far cantar en orbo.


Non avere un soldo per far cantare un cieco.


Difficile spiegare, dev'essere stata composta così per la rima, non avendo molto senso.



Rivar al fum dele candele.


Arrivare al fumo delle candele.


(Cioè arrivare sempre troppo tardi.)



Creder che l'asen l'ola.


Credere che l'asino vola.


(Cioè credere proprio a tutto.)

 

 

Saver na pagina de pù de en libro.


Sapere una pagina più di un libro.


(Ovvero una persona che vuole saperla sempre più lunga degli altri.)


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