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larazavatteri@gmail.com
348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

venerdì 29 settembre 2023

5 EURO PER FRAMMENTI DI UNA VALLE PER TUTTO OTTOBRE!

 

Ciao a tutti. 

Da ora e per tutto ottobre il mio libro di articoli "Frammenti di una valle" con articoli curiosi sulla valle di Sole scritti da me, con immagini, costerà 5 euro anziché 10. 

Si tratta di una serie di articoli dal 1998 al 2005 con articoli sui vari paesi della valle con ad esempio la storia dei presepi di Ossana, delle meridiane di Monclassico, ma anche la vicenda di Mitterndorf che riguardò i vermigliani raccontati da una donna che allora era solo bambina, due aquile capitate in un giardino, una cicogna ad Ossana e molto altro. 

Basta richiedermelo in via 4 novembre 21 a Mezzana (Val di Sole) o larazavatteri@gmail.com o mi trovate su Facebook! 

Frammenti di memoria di una valle ;)


Nb. E a dicembre arriva il mio nuovo libro di poesie! A presto! 

martedì 12 settembre 2023

IL GEMELLAGGIO DELLA SCUOLA DI MEZZANA...DAL MIO LIBRO AROMA DI CAFFE'

 Si copiava anche ai tempi di mia nonna, quando andava a scuola a Mezzana e per fare un tema trovò un espediente...Leggete questo estratto dal mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto". Il Borghetto è una zona di Mezzana, paese della valle di Sole in Trentino, che parte all'incirca dalla prima casa arrivando da Piano di Commezzadura fino a poco prima dell'albergo Ravelli. Una volta si usava come soprannome di questa zona, ora non più. Mia nonna arrivò nel Borghetto per aver sposato mio nonno che aveva casa appunto in quella zona. Ecco per voi l'estratto:


Il gemellaggio


Mia nonna, classe 1921, al Borghetto non ci era nata, ci era arrivata solo dopo aver sposato mio nonno. Figlia del panettiere del paese-quel Giovanni Ravelli che infornava “michete” insieme al socio Davide Barbetti e che si dilettava in fotografia- a casa sua certo non viveva nel lusso ma comunque non era preparata, poco più che ventenne, a trasferirsi nella casa del Borghetto dove per pavimento c'era solo la nuda terra.

A casa sua, dai “Giumei” c'era almeno il cemento, invece a casa di mio nonno nemmeno quello. Inutile dire che rimase sconcertata, ma tant'è era quella la sua nuova casa e dovette abituarsi a quello e a molte altre cose. Ad ogni modo la nonna, come quelli della sua generazione compreso mio nonno ed altri del Borghetto, le scuole elementari le frequentò in un edificio nella parte alta del paese, che si utilizzò fin circa gli anni Quaranta.

La scuola ad un certo punto decise di gemellarsi con un altro istituto scolastico italiano e per tenersi in contatto tra le due scuole ci si scambiava periodicamente un giornalino fatto dagli alunni.

Erano pochi fogli, raccontava la nonna, dove i bambini scrivevano storie, piccoli aneddoti, cose accadute in paese. Quando il giornalino era pronto si spediva e si attendeva che l'altra scuola facesse altrettanto.

Capitò una volta che mia nonna tornasse a casa con un compito per il giorno dopo, un tema da svolgere, e, vuoi per la poca voglia, vuoi per mancanza di tempo o entrambe le cose, pensò bene di combinare quella che credeva sarebbe stata una furbata.

L'indomani a scuola la maestra Maria Corazza chiamò proprio il suo nome, “Raffaella Ravelli” per leggere il tema svolto, così mia nonna senza temere nulla si alzò dal banco, prese in mano il suo quaderno e lo aprì alla pagina del tema e lesse l'elaborato, con tanto di elogio finale da parte dell'insegnante.

La maestra Corazza la fece sedere e ricominciò a chiamare, a caso, il nome di un'altra alunna perché leggesse ad alta voce il suo tema. Questa si alzò per leggere e disse solo la lapidaria frase: “È uguale a quello della Raffaella”.

Si scoprì in questo modo che entrambe, sperando di farla franca, avevano copiato, parola per parola, uno dei temi scritti dagli alunni sul giornalino della scuola gemellata. Interrogate entrambe, non ebbero altra scelta che ammettere il misfatto.

Ricordo ancora che mia nonna non aveva dimenticato il tema sul giornalino, che raccontava la storia di un uccellino. A tanti anni di distanza, essere stata scoperta probabilmente le bruciava ancora.


Per chi ama Mezzana ed è interessato, ho copie subito disponibili, basta scrivermi ;)