PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

larazavatteri@gmail.com
348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

giovedì 19 marzo 2020

LEGGETE PER RIDERE!

Ciao a tutti. Per farvi una risata ecco un estratto dal mio libro "L'intimo non si cambia (e nemmeno si prova). Leggete e un saluto a tutti!


LE L'OS DEN CHET!


Questa la voglio raccontare dai, pare incredibile la fantasia che possono avere i bambini. Dunque anni fa c'era questo gruppo di bambini che, in una giornata d'estate, mentre erano impegnati in una gita nel bosco, s'imbatterono in un osso d'animale.

Dopo l'iniziale spavento-vedere un osso fa sempre un po' impressione-lo raccolsero convincendosi praticamente subito, valutando scrupolosamente forma e dimensioni, di aver scoperto nientemeno che l'osso di un dinosauro. Perché no, in fondo? Capitava, di tanto in tanto-l'avevano letto o visto in televisione-che la gente nei posti più strani o anche posti normali, come appunto un bosco, trovasse ossa di dinosauri e già i bambini s'immaginavano con la foto sul giornale, mentre raccontavano come erano giunti alla formidabile scoperta.

Magari poteva addirittura trattarsi di un dinosauro ancora sconosciuto, o di un Dodo (ma quello non era un dinosauro, comunque andava bene lo stesso) magari sarebbero diventati famosi e ovviamente qualcheduno, tipo un museo o roba simile, li avrebbe ricoperti di monete d'oro lucente, da sguazzarci dentro come faceva, nei fumetti, zio Paperone nel suo deposito.

Senza pensare più alla gita, i nostri presero su l'osso, lo ripulirono alla meglio dalla terra e corsero a casa. Obiettivo: cercare su qualche enciclopedia di che dinosauro si trattasse. Che fosse un Velociraptor, Un T-Rex? Bah! Sbucarono come razzi dal bosco, diretti verso la casa di uno di loro.

Tutti contenti risalirono la strada, fino ad incontrare un uomo che vedendoli così eccitati dalla scoperta, domandò loro delucidazioni.

Al gruppo non parve vero di poter mostrare la loro scoperta così porsero l'osso all'uomo, spiegando che sicuramente era l'osso di un dinosauro, poco ma sicuro, solo che ancora non sapevano di quale tipo.

L'uomo guardò un momento l'osso, già sogghignando per le ipotesi dei bambini e infine disse solo, in dialetto “Le l'os den chet!” cioè “È l'osso di un maiale!” ridendo come un matto.

I bambini si guardarono, costernati. Figurarsi! Mentre l'uomo guardando l'osso seguitava a ridere per tutta la situazione, i bambini, infuriati, se la filarono per cercare notizie ulteriori SUL DINOSAURO, non su un suino.

Era impossibile credere a ciò che aveva detto l'uomo, inimmaginabile, inaudito! Sicuramente l'uomo si era sbagliato o aveva voluto prenderli in giro o-perfino-mirava a impossessarsi lui stesso del prezioso osso, ma loro sarebbero stati ben attenti a non lasciarselo portar via.

Così, furibondi, giunsero a casa di uno di loro, e deposto l'osso tirarono fuori tutte le enciclopedie e i libri utili a scoprire l'identità del dinosauro.

Eh già, c'erano ancora le enciclopedie per fare le ricerche, Internet nemmeno esisteva, anche se, per restare in tema, non parliamo del Cretaceo.

Così, dopo ore di ricerche, pagina dopo pagina, la verità si palesò ai loro occhi: avevano raccolto un osso animale, sì, ma non di dinosauro. Era “l'os den chet!”.




lunedì 9 marzo 2020

PRESENTAZIONE ANNULLATA MA SAREMO ONLINE PRESTO

Ciao a tutti. Purtroppo l'incontro del 27 marzo è annullato, ma vedrete presto me e Mara online, presto sui vostri schermi!

Grazie Lara

venerdì 6 marzo 2020

AUGURI A TUTTE LE DONNE


Auguri di cuore a tutte le mie lettrici donne. Vi auguro, non solo per l'8 marzo, di essere sempre donne coraggiose, forti, indipendenti come sempre siamo, capaci di risorgere SEMPRE! Auguri!

giovedì 5 marzo 2020

UN BITORZOLO PER RIDERE...FRASEGGIANDO



Dal mio libro "Agata. Come un funerale ti salva la vita" per ridere ecco uno scampolo di frasi dal testo. Agata è in chiesa, in attesa che venga celebrato il funerale del signor Cesare, orripilante per un bitorzolo:

No no, nulla. Ma perché non la vogliono pagare?” chiese Agata.

Vede, saprà che il signor Cesare per via di quel bitorzolo era diventato brutto, così ho pensato di toglierlo con un foto ritocco dalle immagini degli annunci, ma i parenti non sono d'accordo e dicono che senza bitorzolo il signor Cesare è irriconoscibile. Per questo non vogliono pagarmi” spiegò l'addetto alle pompe funebri.

Ad Agata scappò da ridere, un po' per quello strano uomo che aveva pensato di rimuovere il bitorzolo che il signor Cesare aveva voluto e non potuto togliere da sempre, un po' per i parenti che invece il bitorzolo lo volevano, lo volevano eccome, sugli annunci. L'uomo riprese a piangere, ma Agata pensò che la soluzione non era poi tanto difficile da trovare....


Copie disponibili richiedendomele, online (Ibs, Amazon ecc...) o in libreria nome autore, titolo e Youcanprint come editore.  

martedì 3 marzo 2020

LA NEVE IN CUOR DI CORTECCIA...FRASEGGIANDO...




In questi giorni in val di Sole è tornata la neve, ecco alcune frasi sulla neve dal mio libro "Cuor di corteccia" che parla degli alberi:

"Quando nevica, e solo quando nevica, si sente, anche se pare assurdo da dire, un silenzio magico. Si sente il silenzio, quando nevica, perché tutto si ferma e i rumori sono smorzati dalla coltre che copre tutto. Tutti se ne accorgono e ascoltano quel silenzio che normalmente non si sente, quando mai si dovrebbe sentire il silenzio? Pare un controsenso. Eppure la neve fa sentire il silenzio, non c'è un solo rumore che intralci il suo lavoro mentre imbianca tutto. Non ho mai capito da dove derivi il silenzio della neve, ma so che è bello da stare ad ascoltare, fin quando non ti guardi attorno e vedi che la neve velocemente sta salendo."
 Cuor di corteccia tutto dedicato agli alberi, con gli alberi stessi che parlano. Richiedendomelo, online o in libreria (titolo, autore Lara Zavatteri e editore Youcanprint).  
Foto: MeteoWeb

COSA VOGLIAMO TRASMETTERE NELLA SERATA DI PRESENTAZIONE DEL 27 MARZO

Ciao a tutti.
Il 27 marzo io e Mara Dell'Eva, pittrice, presenteremo alcuni nostri lavori al Punto di lettura di Mezzana. Io i miei ultimi due libri e Mara alcuni suoi quadri.

Ma cosa vogliamo trasmettere al pubblico che verrà all'incontro?

Per quanto mi riguarda con il libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto" posso dire di voler trasmettere il senso di appartenenza ad una comunità, ad un luogo come quello di Mezzana e in questo caso della zona del Borghetto (dalla prima casa arrivando da Piano fino a poco prima dell'hotel Ravelli), mentre per "L'intimo non si cambia (e nemmeno si prova)" sicuramente il divertimento, il sorriso che provocano tante situazioni in cui ci imbattiamo quotidianamente o quasi, come cosa può capitarci dal dentista, per fare un esempio.

Per quanto riguarda Mara con i suoi quadri trasmette l'amore per la sua terra, ma anche per la natura e gli animali che spesso sono soggetti dei suoi quadri.

Oltre a questo l'idea è confrontarci con il pubblico dal vivo, rispondendo alle vostre domande sulle nostre opere e alle curiosità che potete avere.

A presto dunque a Mezzana, segnatevi la data e fate passaparola! 

Grazie di cuore, vi aspettiamo!

Lara Zavatteri e Mara Dell'Eva