Tanti auguri a tutti i miei lettori, grazie di cuore!
Lara
Blog della scrittrice e giornalista trentina Lara Zavatteri. Blog contenitore di tutte le attività di Lara Zavatteri.
Per farvi o per fare un regalo per le festività, ho copie subito disponibili di tutti i libri, potete acquistare l'ultimo libro da solo o con gli altri che vi ho proposto, basta contattarmi su Facebook o larazavatteri@gmail.com.
GRAZIE!
Lara
Ecco il mio nuovo libro "Poesie della stagione fredda" (Youcanprint, 8 euro) disponibile richiedendomelo dalla settimana del 20 novembre, mi trovate a Mezzana in via 4 novembre 21 (Val di Sole, Trentino) o larazavatteri@gmail.com.
Il libro potete anche ordinarlo in libreria o acquistarlo su Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store, essendo un libro su richiesta i tempi possono un po' allungarsi, per cui tenetene conto.
Il libro è una piccola raccolta di poesie sull'autunno e sull'inverno, sul bello di queste stagioni ma anche sulle malinconie che portano con sè, la maggior parte sono in italiano, alcune in dialetto della val di Sole e del mio paese, Mezzana, in particolare, altre con termini dialettali (spiegati).
C'è anche un raccontino dedicato alla grande nevicata degli anni Ottanta vista dagli occhi di due bambini di allora.
Il libro è dedicato (e c'è una poesia per lui) al mio cane Giuliano, un amico unico e vero, scomparso nel 2022. Per questo, se volete, potete conoscere anche la sua storia acquistando insieme al nuovo libro anche il libro "Un cane di nome Giuliano" con la sua storia. Oppure, insieme all'altro libro del mio cuore, oltre a questo nuovo, ovvero quello che avevo dedicato a mio papà Renato "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole" con racconti sulla Valpantena da dove proveniva, nel veronese e altri sulla val di Sole. Questo, un libro di ricordi, come in parte quello nuovo.
Spero che il nuovo libro vi piacerà! Grazie a tutti, Lara
Recentemente ho avuto occasione di incontrare un mio lettore, Jean Pierre Ravelli. Lui abita in Francia, ma ha letto tutti i miei libri. Passando per la val di Sole, dove abito, mi ha fatto la sorpresa di venire a trovarmi. Una bella emozione, grazie di cuore al mio lettore Jean Pierre e continua a leggermi! Grazie!
Ciao a tutti.
Da ora e per tutto ottobre il mio libro di articoli "Frammenti di una valle" con articoli curiosi sulla valle di Sole scritti da me, con immagini, costerà 5 euro anziché 10.
Si tratta di una serie di articoli dal 1998 al 2005 con articoli sui vari paesi della valle con ad esempio la storia dei presepi di Ossana, delle meridiane di Monclassico, ma anche la vicenda di Mitterndorf che riguardò i vermigliani raccontati da una donna che allora era solo bambina, due aquile capitate in un giardino, una cicogna ad Ossana e molto altro.
Basta richiedermelo in via 4 novembre 21 a Mezzana (Val di Sole) o larazavatteri@gmail.com o mi trovate su Facebook!
Frammenti di memoria di una valle ;)
Nb. E a dicembre arriva il mio nuovo libro di poesie! A presto!
Si copiava anche ai tempi di mia nonna, quando andava a scuola a Mezzana e per fare un tema trovò un espediente...Leggete questo estratto dal mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto". Il Borghetto è una zona di Mezzana, paese della valle di Sole in Trentino, che parte all'incirca dalla prima casa arrivando da Piano di Commezzadura fino a poco prima dell'albergo Ravelli. Una volta si usava come soprannome di questa zona, ora non più. Mia nonna arrivò nel Borghetto per aver sposato mio nonno che aveva casa appunto in quella zona. Ecco per voi l'estratto:
Il gemellaggio
Mia nonna, classe 1921, al Borghetto non ci era nata, ci era arrivata solo dopo aver sposato mio nonno. Figlia del panettiere del paese-quel Giovanni Ravelli che infornava “michete” insieme al socio Davide Barbetti e che si dilettava in fotografia- a casa sua certo non viveva nel lusso ma comunque non era preparata, poco più che ventenne, a trasferirsi nella casa del Borghetto dove per pavimento c'era solo la nuda terra.
A casa sua, dai “Giumei” c'era almeno il cemento, invece a casa di mio nonno nemmeno quello. Inutile dire che rimase sconcertata, ma tant'è era quella la sua nuova casa e dovette abituarsi a quello e a molte altre cose. Ad ogni modo la nonna, come quelli della sua generazione compreso mio nonno ed altri del Borghetto, le scuole elementari le frequentò in un edificio nella parte alta del paese, che si utilizzò fin circa gli anni Quaranta.
La scuola ad un certo punto decise di gemellarsi con un altro istituto scolastico italiano e per tenersi in contatto tra le due scuole ci si scambiava periodicamente un giornalino fatto dagli alunni.
Erano pochi fogli, raccontava la nonna, dove i bambini scrivevano storie, piccoli aneddoti, cose accadute in paese. Quando il giornalino era pronto si spediva e si attendeva che l'altra scuola facesse altrettanto.
Capitò una volta che mia nonna tornasse a casa con un compito per il giorno dopo, un tema da svolgere, e, vuoi per la poca voglia, vuoi per mancanza di tempo o entrambe le cose, pensò bene di combinare quella che credeva sarebbe stata una furbata.
L'indomani a scuola la maestra Maria Corazza chiamò proprio il suo nome, “Raffaella Ravelli” per leggere il tema svolto, così mia nonna senza temere nulla si alzò dal banco, prese in mano il suo quaderno e lo aprì alla pagina del tema e lesse l'elaborato, con tanto di elogio finale da parte dell'insegnante.
La maestra Corazza la fece sedere e ricominciò a chiamare, a caso, il nome di un'altra alunna perché leggesse ad alta voce il suo tema. Questa si alzò per leggere e disse solo la lapidaria frase: “È uguale a quello della Raffaella”.
Si scoprì in questo modo che entrambe, sperando di farla franca, avevano copiato, parola per parola, uno dei temi scritti dagli alunni sul giornalino della scuola gemellata. Interrogate entrambe, non ebbero altra scelta che ammettere il misfatto.
Ricordo ancora che mia nonna non aveva dimenticato il tema sul giornalino, che raccontava la storia di un uccellino. A tanti anni di distanza, essere stata scoperta probabilmente le bruciava ancora.
Per chi ama Mezzana ed è interessato, ho copie subito disponibili, basta scrivermi ;)
Ciao a tutti.
Per dicembre sarà disponibile il mio nuovo libro, qualcosa di nuovo perché sarà un libro di poesie, infatti solitamente scrivo romanzi o racconti. Saranno poesie per la maggior parte in italiano, alcune nel mio dialetto (quello del paese di Mezzana in val di Sole, Trentino) altre con dei termini dialettali.
Il libro parlerà delle stagioni dell'autunno e dell'inverno, del bello di queste stagioni ma anche delle malinconie che portano con sé. A presto con altre piccole anticipazioni e grazie ai miei lettori!
Lara
Ciao a tutti. Per chi è di Mezzana o val di Sole (Trentino), ecco alcuni miei libri che parlano di queste zone.
Frammenti di una valle: Raccolta di articoli curiosi sulla valle di Sole scritti da me (lo trovate solo richiedendolo a me);
El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole: modi di dire e termini in dialetto di Mezzana e della val di Sole, con traduzione in italiano;
A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole: Dedicato a mio papà Renato, scomparso nel 2020, con vari racconti sulla Valpantena nel veronese da dove veniva e sulla val di Sole. Per la val di Sole racconti su Mezzana, Roncio, Vermiglio con l'incredibile storia di amicizia tra Moreno Agostini e l sua cagnetta Skip, la leggenda di Olinda di castel Caldes, l'emigrazione degli abitanti di Cavizzana in Alta Savoia;
Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto: il Borghetto è la zona dove vivevano i miei nonni e dove vivo a Mezzana. Storie di questa casa e dei dintorni, tra cui il racconto della deportazione a Mitterndorf di Maddalena Gabrielli di Vermiglio sposata a Mezzana;
Guardando le stelle: la storia dei miei nonni, Giovanni Pedergnana e Raffaella Ravelli, al tempo della seconda guerra mondiale con un mistero da risolvere in tempi molto più recenti.
Per averli: basta contattarmi su Facebook o larazavatteri@gmail.com, tutti -tranne Frammenti di una valle- li trovate anche online sui principali siti che vendono libri (Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store ecc...).
Foto: La chiesa dei santi Pietro e Paolo a Mezzana (foto Lara Zavatteri)
E un grazie per il bellissimo commento anche alla mia lettrice Ettorina. Ecco cosa mi ha scritto:
Brava Lara.... Sei ammirevole!!!! Ho letto i tuoi libri... Mi hanno risvegliato ricordi di quando ero giovane e anche tanta nostalgia! Ammiro sopratutto la tua sensibilita' una gran dote!!!! E.... Ti dico GRAZIE!
Grazie a Fernanda, Giovanna e Ettorina e a tutte le mie lettrici e lettori che hanno acquistato i miei libri e che mi seguono e che lo faranno in futuro... sto preparando un nuovo libro per fine anno! Grazie davvero a tutti e tutte, di cuore!
Lara
Per voi un racconto dal mio libro A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole, dedicato a mio papà Renato, con racconti della Valpantena e della valle di Sole. Questo parla di quando incontrammo la campionessa di mountain bike Paola Pezzo a Malè, lei che era delle stesse zone in cui era nato mio papà, precisamente di Bosco Chiesanuova. Per voi:
Bosco Chiesanuova
Fu un anno, un'estate in cui nel capoluogo della val di Sole, Malé, si disputarono delle gare di mountain bike. Non sono nemmeno sicura se fosse una gara, ma mi pare di sì anche se l'anno non mi torna in mente.
Comunque, c'erano delle biciclette e soprattutto c'era lei, Paola Pezzo, mountain biker italiana, campionessa olimpica nella specialità cross country. Poteva non andare? C'erano le bici, anche se non erano quelle da corsa come quelle del Giro e Paola Pezzo era di Bosco Chiesanuova, vale a dire non lontano dai “suoi” paesi ossia Marzana, Grezzana, Cerro Veronese, Erbezzo, insomma la considerava, anche se non la conosceva, una di “casa” perché era di quei posti dove era nato lui.
Ci andò una prima volta non ricordo con chi, avvicinandosi per conoscerla e dirle subito da dove veniva, che era nato a Marzana e che sapeva che lei era di Bosco Chiesanuova. Poi tornò a casa, mi disse se volevo andare anch'io a conoscerla. Ci andai, un po' perché anche a me piaceva Paola Pezzo, un po' perché quando si trattava di bici in generale mi sembrava sempre di dovermene interessare per forza, proprio perché era uno sport che piaceva a lui.
Anche per questo, guardo anch'io il Giro d'Italia. Anche per questo cercavo-cosa quasi impossibile-di intromettermi quando con lo zio Mario, suo fratello, a casa, mio papà parlava di ciclismo, a tavola. Capitava tutti gli anni, quando era il suo compleanno e gli zii arrivavano da Verona. Per dire, a me Cunego non è mai piaciuto tanto (così, come ci piace o meno qualcuno, anche quando non lo si conosce, senza un motivo) appena mi azzardai a dirlo, apriti cielo! È di Verona, anzi ancor peggio, originario di Cerro Veronese, per cui, guai toccarlo!
Sicché, tornando a Paola Pezzo, ci andai, e prima di arrivare già mi aveva informato che ci aveva già parlato, che era stata molto gentile e che non si dava arie, che era alla mano, e che qua e che là, insomma sembrava fosse stato lì a parlarci insieme tutta la mattinata-mi pare che le gare fossero il pomeriggio-e probabilmente l'avrebbe anche fatto, se lei non avesse avuto da prepararsi per la competizione.
Arrivammo a Malè e giunti sul posto la vidi subito. Non ebbi neanche il tempo di dire “a” che lui subito gridò “Paola!” verso di lei, che, mi ricordo, ci guardò cercando di ricordare, forse. Chissà quante persone l'avevano incontrata, le avevano parlato, dal momento in cui era arrivata, era logico che non si ricordasse di tutti. Ma, per nulla scoraggiato, mio papà si avvicinò ancora spiegando nuovamente che era quello di Marzana e via dicendo. Le parlava con una familiarità eccessiva, come la conoscesse da sempre e non da qualche ora -l'aveva vista per l'appunto poco prima- solo perché era di un posto non lontano dal suo.
Io questo non l'avevo compreso, un po' anche mi vergognavo per quella confidenza, solo adesso, ripensandoci, capisco che era l'entusiasmo di essere lì con qualcuno che la tua terra la conosce bene perché ci ha vissuto a farlo parlare con tale foga.
Io non spiccicai parola, mi pare, se non per ringraziarla quando mi regalò un suo autografo, che ho tutt'oggi. Fu molto gentile e quando ce ne andammo pareva tutto soddisfatto. Quelli, anche se abitava a Mezzana da tanti anni, erano sempre i “suoi” paesi e poterli nominare e ricordare con qualcuno era una bella cosa, che un po' faceva bene al cuore, un po' lo avvolgeva di nostalgia.
Il libro per tutto maggio è scontato della metà richiedendolo a me ;)
Niente di complicato, non sono un'artista, ma un modo per dirvi grazie.
In più, per i libri sempre richiesti a me e che ho a disposizione per tutto maggio c'è lo sconto del 50%.
Ecco i libri disponibili:
Copie disponibili richiedendomele oppure lo trovate online sui principali siti che vendono libri (Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store) o ordinandolo in libreria con nome autore, titolo e editore (Youcanprint).
A volte ti domandano perché scrivi. Scrivi per molte ragioni, come per molte ragioni hai iniziato a leggere. Sì, perché a me la voglia di scrivere è iniziata alle elementari, dopo che ho iniziato a leggere i primi libri.
Si scrive perché si vuole raccontare qualcosa e fare in modo che altri leggano le tue storie, ma anche per altro. Si scrive anche per ricordare e per far ricordare, per far ridere e per far commuovere, per tante cose ma io scrivo perché non posso farne a meno.
Amo i miei libri, ovviamente ce ne sono alcuni che sono nel mio cuore più di altri come quello dedicato a mio papà "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole" o "Reset" che parla dei miei avi.
Quello che sto scrivendo adesso sarà uno dei miei libri del cuore. Qualcosa di diverso dal solito, che è già uno dei miei libri del cuore per vari motivi. Spero che sarà pronto per fine anno, vi aggiornerò.
Intanto grazie a tutti i miei lettori, seguitemi per altre info sul nuovo libro e continuate a leggermi, per qualsiasi informazione o per copie di libri tra quelli già pubblicati, basta che mi scriviate su Facebook o larazavatteri@gmail.com o mi trovate a Mezzana in via 4 novembre 21.
Grazie a tutti, a presto!
Lara
Estratti dal mio libro "El ghe dis el bis al tas. Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" con detti, filastrocche e altro in dialetto solandro, spiegati in italiano. Copie subito disponibili richiedendomele a Mezzana in via 4 novembre 21 o larazavatteri@gmail.com o su Facebook.
Averghe el mal dela nona.
Avere il male della nonna.
(Avere molto sonno.)
Capir bisi per fave.
Capire piselli per fave.
(Capire sbagliato, non capire nulla.)
Putost magni pan e cigole.
Piuttosto mangio pane e cipolle.
(Piuttosto di fare una cosa, faccio sacrifici inauditi.)
Pan e nos le en magnar da spos.
Pane e noci è un mangiare da sposo.
(Per dire come stanno bene insieme pane e noci.)
Estratti per voi dal mio libro Un momentino con le nuvole:
Chi ha capito quanto cambiamo per colore e forma è stato il pittore Vincent Van Gogh. Provate a vedere uno dei suoi quadri e ve ne accorgerete subito. È stato capace di dipingerci in movimento, sembriamo quasi uscire dal quadro, blu e nere, minacciose sopra i campi di grano oppure quasi madreperlacee sopra un campo arato, ci ha dipinto di giorno, di notte, blu, verdi, gialle, mentre formiamo quasi dei gorghi, dei riccioli nel cielo stellato. Van Gogh è stato capace di vederci sempre mutevoli e di dipingerci nel nostro divenire.
A parte il colore, abbiamo tante forme. Come già detto, quando si è piccoli ci si diverte ad osservare il cielo e indovinare la forma di una nuvola. Alcune volte la stessa nuvola sembra la stessa cosa a più persone, oppure può apparire diversamente anche se è sempre la stessa. Bisogna guardare in fretta, perché la forma muta rapidamente e assume un altro aspetto. Da grandi pochi guardano le nuvole. Sembra qualcosa di stupido, di cui vergognarsi, invece osservare la forma delle nuvole è divertente. Vedrete nuvole a forma di cuore, che sembrano animali, oppure facce di persone allegre, arrabbiate, mentre ridono, vedrete nuvole che paiono uccelli in volo, creature fantastiche disegnate in cielo e molto altro. Fermatevi a guardare la forma delle nuvole, oltre al loro colore. Se poi siete così fortunati da vedere insieme una forma abbinata ad un colore, che volete di più?
Anche nella mitologia ci sono le nuvole. Avete presente gli dei greci? Abitavano sul Monte Olimpo, secondo le credenze del popolo, un monte di circa tremila metri dove viveva Zeus e tutta la sua compagnia, la moglie Era e i tanti figli tra cui Apollo, Afrodite, Atena, Hermes e tanti altri (Zeus da quanto si racconta aveva donne in ogni cantuccio e altrettanti figli con dee o donne mortali). Non solo il Monte Olimpo era eternamente circondato da nuvole, ma lo stesso Zeus, padre degli dei, aveva creato una donna da una nuvola, Nefele.
Copie subito disponibili richiedendomele a Mezzana via 4 novembre 21 o su Facebook o larazavatteri@gmail.com.
Le tre famiglie di cui si parla sono tre del mio albero genealogico: i Ravelli, i Pangrazzi e i Pedergnana. Nella prima parte si parla dell'emigrazione dei Ravelli ("Giumei") a Monte San Savino (Arezzo) dove rimasero ben 11 anni prima di far ritorno a Mezzana.
Nella seconda parte dei Pangrazzi, famiglia della mia bisnonna Violante e di sua sorella Matilde e dell'incendio di Mezzana in cui morì la madre delle due.
Nella terza parte protagonista è Pietro Pedergnana, papà di mio nonno Giovanni mandato a combattere la prima guerra mondiale quando il Trentino era ancora austriaco e combatteva sul Tonale, avendo di là parenti dalla parte dell'Italia.
Riusciranno i ragazzi a salvare il loro passato?
Guardando le stelle è il seguito di Reset, anche se si può leggere anche da solo. Si racconta la vicenda dei miei nonni. Giovanni Pedergnana e Raffaella Ravelli, al tempo della seconda guerra mondiale, con un segreto legato a quel periodo che può essere risolto, forse, negli anni Duemila, guardando le stelle. Oppure no?
Entrambi richiedendoli a me, Guardando le stelle anche online su Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store oppure ordinandolo in libreria con nome autore, titolo e editore (Youcanprint).
Ciao a tutti.
Con questa piccola rubrica voglio farvi conoscere autrici e autori ed i loro libri del cuore.
Lei è Karin Bertagnolli, residente a Bolzano, che come suoi libri del cuore ha segnalato "Morsa" e "Troia non era solo il nome di una città dell'antichità".
Per informazioni e per contattare l'autrice: karin.bertagnolli@libero.it .
Per la Festa della Donna del prossimo 8 marzo, anziché una mimosa regalate qualcosa che dura nel tempo, cioè un libro!
Potete richiedermeli e sulle copie che distribuisco io c'è ancora lo sconto di 2 euro. A richiesta posso scrivere una dedica e autografare il libro.
Scrivetemi a larazavatteri@gmail.com o su Facebook.
La strada di casa è un romanzo che inizia quando una donna, che ha sua madre ricoverata, trova per caso un diario. Inizia a leggerlo e scopre un passato di sua madre, al tempo della seconda guerra mondiale, che lei non aveva nemmeno mai sospettato.
La madre durante il secondo conflitto mondiale, sposata e con il marito al fronte, si trova a conoscere un tedesco. Nasce una specie di amicizia che poi diventerà qualcosa di più...ma le conseguenze non saranno indolori.
Il libro è ambientato a Castelfondo, al confine con i paesi che parlano tedesco, e da un lato si segue il racconto della madre fino al 1945, dall'altro quello della figlia, che dopo aver letto il diario si mette in viaggio, un viaggio per ritrovare, spera, una parte di sé.
Questo libro invece "Il blog novel di Eventi Trentino" era nato anni fa da un esperimento online in cui era possibile scrivere racconti e ricevere commenti da chi leggeva. In questo libro si trovano miei racconti e di altre due autrici, per me vi cito "Il paese di Odrussa" dove tutto è assurdo e "Un viaggio di prova" dove un uomo decide di vedere come sarebbe il suo funerale, fingendosi appunto morto, oltre a "Raccolgo manciate di terra ovunque sono le mie radici" che parla del genocidio armeno.
Entrambi richiedendoli a me, con 2 euro di sconto.
Piccolo estratto dal libro "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" con modi di dire, filastrocche e altro nel dialetto di Mezzana (val di Sole, Trento) tradotti in italiano.
Dame Dament.
Ascoltami, dammi ascolto.
(Modo di dire che si utilizzava specialmente in passato.)
Durar da Nadal a San Stefen.
Durare da Natale a Santo Stefano.
(Cioè, durare davvero poco.)
Maginarse!
Figurarsi!
Conforma.
Dipende.
Singual/Man a man/Drè a drè.
Traducibile, anche se non alla lettera, con un po' alla volta.
E un piccolo estratto anche dal mio libro "Un momentino con le nuvole" con piccole curiosità sulle nuvole e un inserto con mie immagini di nuvole.
Per voi:
Noi nuvole siamo delle maratonete. Perché? Ma come, non avete mai visto come, a volte, corriamo nel cielo? Siamo talmente veloci che il vostro occhio fa quasi fatica a starci dietro e mentre corriamo e ci spostiamo in cielo, cambiamo forma.
Certe volte, infatti, possiamo mantenere dimensioni e forme quasi intatte, o almeno è così che ci vedete, anche se cambiamo, mentre altre ci allunghiamo, ci sfilacciamo, oppure diventiamo più piccine o più rotondette, sempre con forme che mutano in pochi istanti.
Magari vi pare di aver scorto una certa forma e un attimo dopo osservando di nuovo non esiste più e ne individuate un’altra del tutto diversa.
In questo ci dà una mano il vento, che ci fa spostare e cambiare in un secondo.
E ancora...
Machu Picchu, patrimonio dell’umanità Unesco, è un antico e famoso sito costruito dagli Inca in Perù. Cosa ha a che fare con le nuvole? Beh, Machu Picchu a oltre 2400 metri circa di quota è caratterizzato da una nuvolosità continua, ma non solo. In Perù vissero anche i Chachapoyas o “guerrieri delle nubi” che si orientavano proprio con nebbie e nuvole.
Li trovate entrambi online sui principali siti di vendita libri (Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store) oppure ordinandoli in libreria con nome autore, titolo e editore (Youcanprint).
Per chi richiede copie direttamente a me c'è uno sconto di 2 euro!
Grazie a chi li ha già letti e a chi li leggerà!
Lara
Ciao a tutti!
Giovedì 9 febbraio potete chattare con me su Facebook, la sera dalle 21.15 alle 22.15 per parlare dei miei libri. Per lettori che mi seguono da sempre o per chi lo è diventato da poco o per chi vorrebbe diventarlo.
E' una chat singola e risponderò singolarmente, per chi non è nelle amicizie o per i meno esperti potete anche inviarmi un messaggio privato su Facebook, questo anche se non riuscite per motivi di orario a partecipare alla chat.
Basta collegarvi e chiedermi tutto quello che volete sui libri, curiosità, domande oppure se ne avete letto lasciarmi un vostro commento! Ancora, se vorreste prendere un libro ma siete indecisi, potete chiedermi tutte le info del caso!
Le domande più interessanti e/o commenti li pubblicherò sul blog e poi sul gruppo dei libri su Facebook!
Vi aspetto giovedì 9 febbraio in chat su Facebook!
Lara
Ciao a tutti. Un estratto per voi del mio libro L'intimo non si cambia (e nemmeno si prova). Qui si parla di quando si va dal dentista e l'igienista dentale ti raccomanda di non muoverti...ma quando mai ci si muove??? Da ridere. Vi ricordo che anche questo libro è scontato, richiedendolo a me, di 2 euro, copie subito disponibili richiedendomele a larazavatteri@gmail.com o sul mio profilo con un messaggio su Facebook. Leggete qui
Ed eccola, ad un certo punto, la raccomandazione: “Non si muova! Stia fermo!”
Ma chi si muove? Già per il terrore siete praticamente inglobati nel lettino, se vi doveste alzare adesso lo cavereste su insieme a voi, figurarsi se vi muovete, è già tanto riuscire a tirare nei polmoni quel poco di ossigeno per non stramazzare seduta stante.
Intanto i minuti, lentissimi, passano. L'odioso orologio a muro non mente, non sono passati nemmeno cinque minuti e a voi pare di aver subito angherie a non finire da ore e ore. Ovvio che passano lenti, come accade tutte le volte che, invece, vorremmo che il tempo passasse in fretta. Questo un altro mistero della scienza, perché il tempo è sempre quello, ma quando vi trovate in situazioni sgradevoli pare rallentare al massimo e quando invece vorreste che un momento non finisse mai siete già a casa in pantofole a ricordare la gita al lago, pescando trote (o altro, a seconda della fauna ittica del luogo).
L'igienista continua a perlustrare la vostra bocca con strumenti diabolici e proprio quando non ve l'aspettate arriva il secondo ammonimento:
“Stia fermo!” Stia fermo o le taglio la lingua!”
Che cosa?????
Vero è che ha strumenti che tagliuzzano, ma voi, già fusi nel lettino come un unico nuovo oggetto di design, immobili tanto che non osate muovere nemmeno il dito mignolo-del piede-le mani sono infatti incollate alla plastica del lettino, ma quando mai vi sareste mossi?
Non vi sarete mossi nemmeno di un millimetro, eppure adesso vi si prospetta una vita da afoni. Mentre voi sudate come un porco-ma perché i suini sudano? Boh-diventati ormai un organismo unicellulare con il lettino, l'igienista già s'immagina i vostri spasmi con la lingua incauta che vola bavosa per tutto lo studio medico, voi che sarete costretti a frequentare la scuola dei segni perché non potrete più parlare.
Ma, in realtà, chi mai ha il coraggio, l'ardire di muoversi? Nessuno! Nessuno si muove, tutti troppo terrorizzati, nessuno osa nemmeno spostare le pupille-l'orologio a muro tanto è davanti a voi-e ad un certo punto una valanga di acqua invade non solo la vostra bocca ma tutta la faccia, tanto che poi per pietà vi asciugano con quella sorta di bavaglino che vi mettono all'inizio intorno al collo.
Finita la tortura percepite vagamente un suono-che sarebbe l'igienista che sbrigativamente vi dice che è tutto finito-possibile? Allora esiste un Dio? Farete un pellegrinaggio a Fatima, a Lourdes, o nel caso anche solo a Pietralba (*), non importa, siete vivi.
Pieni di gratitudine per l'Altissimo vi staccate non senza difficoltà dal lettino, provate a parlare per assicurarvi di essere ancora dotati di lingua e di parola e non contenti, mentre moribondi vi avviate verso la porta, verso la salvezza, la libertà, vi dicono che da oggi dovrete lavarvi anche le gengive insieme ai denti-ovvio c'è gente che lava solo le gengive, dovremmo dedurre?-con uno spazzolino apposito altrimenti alla lunga la gengivite si trasformerà in parodontite e insomma vi cacceranno in bocca una dentiera.
Ma magari! Penserete. Almeno così potrò cavarmi i denti e lavarmeli con una pastiglietta, e poi volendo c'è anche chi ha imparato a mangiare anche con le sole gengive, diventate dure come sassi, perfino la carne, perfino le Fiorentine, Dio santo! Che se avete idea di com'è fatta una bistecca detta Fiorentina capite ben che pare impossibile ma non è!
E così, in un modo o nell'altro, mai più pulizia dentale!
(*) Santuario dell'Alto Adige
Da oggi fino a data da definirsi i libri che acquistate direttamente da me (solo da me, non in libreria o su Internet) sono scontati di 2 euro.
Approfittate dello sconto per fare un regalo a voi o a chi volete bene!
Basta contattarmi scrivendomi un messaggio su Facebook o larazavatteri@gmail.com per richiedermi il libro (o i libri) e per accordarci per la consegna.
Grazie e vi aspetto con tante storie!
Lara
Ciao a tutti.
Da qualche anno collaboro con il sito Gli scrittori della porta accanto che si occupa di letteratura, arte, cinema, e molto altro. Ora sono io ad essere "l'ospite" del Caffè letterario di Silvia Pattarini, autrice di questa intervista.
Si parla del mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole", di altri miei libri e di me.
Leggete qui per scoprire me e i miei libri, in particolare A piedi nudi ma non solo!
Grazie di cuore a Silvia per l'intervista!
LARA ZAVATTERI INTERVISTATA PER GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO
Ciao a tutti.
Perchè dovreste comprare i miei libri? Se amate la natura e gli animali, trovate diversi libri che ne parlano; Amici per sempre sostiene il Canile di Naturno che ora si trova in Val d'Ultimo.
Se amate Mezzana e la valle di Sole trovate libri anche su queste zone;
Se cercate dei libri divertenti ne trovate;
Se volete un libro per risparmiare c'è anche questo;
Ne trovate uno che parla di Storia (Sopravvissuti) e di Arte (un fantasy, quello di Artemisia);
Se conoscete o volete conoscere il dialetto di Mezzana o val di Sole c'è anche un libro su questo argomento.
A piedi nudi nei tini per tutti coloro che hanno conosciuto mio papà Renato e troveranno anche altri racconti su Mezzana, Roncio, Cavizzana, Caldes, Vermiglio con l'amicizia tra Moreno Agostino e la cagnetta Skip;
Leggete il blog, trovate tutti i libri nell'immagine qui sopra. Leggete le descrizioni a lato per capire di cosa parlano.
COME AVERLI RAPIDAMENTE?
Basta rivolgersi a me con un messaggio su Facebook, vi posso portare o spedire il libro o se ne avete la possibilità potete passare voi in via 4 novembre 21 a Mezzana in val di Sole (Trento). Potete anche pensare ai libri in occasione di ricorrenze per avere un regalo originale. Ad esempio per chi ama gli alberi il libro Cuor di Corteccia, la natura il libro Un momentino con le nuvole e via così.
OPPURE IN LIBRERIA O ONLINE
Quelli di Youcanprint (quasi tutti) li trovate ordinandoli in libreria con titolo, nome autore e editore Youcanprint, oppure online su siti come Ibs, LaFeltrinelli, Mondadori Store.
Disponibile per qualsiasi richiesta! Grazie
Lara
Questo è un libro con tanti episodi, tutto da ridere. Leggete l'estratto qui sotto per farvi un'idea! Online o ho copie subito disponibili (venite voi, vengo io, ve lo spedisco....) ;)
Un estratto per voi:
ANCHE FRANCESCO GIUSEPPE…
Chi fino a qualche anno fa utilizzava il tram per arrivare o tornare da Trento, quest'uomo, o questa specie d'uomo l'ha visto e soprattutto sentito per certo.
Era un uomo credo della val di Non, grassoccio, con capelli unti e in generale abiti e tutto che parevano usciti da un bidone di olio.
A parte questi dettagli estetici costui possedeva due occhi da matto difficili da osservare e da dimenticare...forse adesso vi siete ricordati? No perché era questo il dettaglio più inquietante. Soleva salire a Trento o Cles e poi barricarsi nel bagno fino a quando doveva scendere, onde non pagare il biglietto credo, ma sinceramente matto da legare com'era non so se qualche bigliettaio avrebbe avuto il coraggio di domandargli alcunché, forse l'unica era tirargli addosso un barilotto di acqua santa.
Si nascondeva, per modo di dire vista la stazza, dentro un impermeabile-già questo visti film e telefilm di gente nuda con solo impermeabili faceva pensare- e un sacco di giornali, specie quando si barricava nel bagno, quasi a voler far credere che era dentro per leggere, d'altra parte tanti leggono al bagno, tanti ci stanno del tempo e bisogna chiamarli perché vengano fuori, che abbia fatto tale ragionamento il pazzoide della Trento Malé?
Pareva Satana. Ora, Satana non l'ho mai visto, ma se dovessi descriverlo penserei a quell'individuo, giuro, pareva Satana. Per poco tempo taceva-s'intende, quando non era nel bagno- dopo attaccava per tutto il viaggio a buttar fuori risate sopra risate, anche se non c'era nulla da ridere, tanto per spaventare i poveri passeggeri. Rideva in un modo che ti veniva la tentazione di cercare un esorcista da qualche parte-a parte che certi esorcisti visti sui giornali fan più paura dei demoni che devono scacciare-rideva talmente forte, sguaiatamente e per così tanto tempo che veniva la tentazione di chiudersi gli altri nel bagno, visto che non c'era lui.
Una volta azzardò a sedersi vicino a una ragazza e quando questa girandosi gli urlò: “Vai via, maniaco” questo invece di offendersi, di restare allibito o domandare scusa (ma figurarsi!!) indovinate che fece. Sì, proprio quello.
Attaccò a ridere. Rideva con denti gialli e occhi fuori dalle orbite, pareva avesse un attacco dal tanto ridere. Se è riuscita ad alzarsi, credo se ne sia andata la ragazza, ma non era facile liberarsi dal terrore del pazzoide barra satanasso barra demonio della Trento Malé.
Un'altra volta-siccome a volte parlava anche, incredibilmente con frasi che avevano un senso o almeno per lui-urlò fuori codesta frase: “Anche Francesco Giuseppe riconobbe l'importanza della Vacca Nonesa quando risalì l'Anaunia!”.
Nessuno, ovviamente, aveva intavolato un discorso su Cecco Beppe e per chi non lo sapesse la “Vacca Nonesa” (scritto anche Vaca) era il tram come veniva chiamato una volta. Quella fu da ridere, anche se pareva Satana. Che poi, mi domando, chi gli avrà riferito cosa pensava Francesco Giuseppe? Che fosse stato un Highlander, vissuto per centinaia d'anni, infatti a pensarci bene mi pare indossino impermeabili, che avesse scovato un discorso di Cecco Beppe, ma dove? Da chi, perché? E poi questo maniaco barra demone che ne sapeva di Francesco Giuseppe? E poi quando venne, per l'appunto quand'è che venne in Anaunia (Val di Non)? Bah. Comunque quella frase è rimasta mitica. Dopo It di Stephen King, ovvero il pagliaccio che mangia i bambini credo sia stato l'essere più brutto, sporco ed inquietante in circolazione, soprattutto se non solo per la sua risata.
Mi pare sia passato a miglior vita da anni, in ogni caso se frequentate la Trento Malé oggi Trento Mezzana troverete di sicuro qualche pazzoide in circolazione, non preoccupatevi, magari anche più d'uno, ma uno con quella risata, ve lo garantisco, non lo sentirete mai.
Sarà stato un Cuor contento, direte voi povere anime che non l'avete sentito. No no, quello rideva come ridono quelli a cui non frega niente di niente, magari scappati da qualche casa di cura-forse li lasciano andare di proposito?-che son contenti di spaventare il prossimo e solo ogni tanto fanno ridere, tirando fuori, chissà da dove frasi vere o presunte su Cecco Beppe.
Questo è un libro "storico".
Partendo dalle vite reali di vari personaggi tra cui Anna Bolena, ma anche Hitler, Anastasia Romanov, Rodolfo d'Asburgo (il figlio di Francesco Giuseppe, per intenderci) per fare alcuni esempi, ho poi immaginato che queste persone non fossero morte quando la Storia ci ha tramandato, ma in altri momenti.
In pratica che in realtà fossero, appunto "Sopravvissuti" alla loro presunta morte. Tra loro anche Erzsebet Bathory, detta "la contessa sanguinaria". Chi era? Una nobile che era una sorta di vampiro...realmente esistita!
Una serie di racconti su questi sopravvissuti...per chi ama gli ebook questo libro lo trovate online anche in questo formato (Ibs, Mondadori Store ecc...) oppure sempre online cartaceo o ho copie disponibili.