PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

larazavatteri@gmail.com
348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

martedì 31 gennaio 2023

ESTRATTO DA L'INTIMO NON SI CAMBIA (E NEMMENO SI PROVA)

Ciao a tutti. Un estratto per voi del mio libro L'intimo non si cambia (e nemmeno si prova). Qui si parla di quando si va dal dentista e l'igienista dentale ti raccomanda di non muoverti...ma quando mai ci si muove??? Da ridere. Vi ricordo che anche questo libro è scontato, richiedendolo a me, di 2 euro, copie subito disponibili richiedendomele a larazavatteri@gmail.com o sul mio profilo con un messaggio su Facebook. Leggete qui

Ed eccola, ad un certo punto, la raccomandazione: “Non si muova! Stia fermo!”

Ma chi si muove? Già per il terrore siete praticamente inglobati nel lettino, se vi doveste alzare adesso lo cavereste su insieme a voi, figurarsi se vi muovete, è già tanto riuscire a tirare nei polmoni quel poco di ossigeno per non stramazzare seduta stante.

Intanto i minuti, lentissimi, passano. L'odioso orologio a muro non mente, non sono passati nemmeno cinque minuti e a voi pare di aver subito angherie a non finire da ore e ore. Ovvio che passano lenti, come accade tutte le volte che, invece, vorremmo che il tempo passasse in fretta. Questo un altro mistero della scienza, perché il tempo è sempre quello, ma quando vi trovate in situazioni sgradevoli pare rallentare al massimo e quando invece vorreste che un momento non finisse mai siete già a casa in pantofole a ricordare la gita al lago, pescando trote (o altro, a seconda della fauna ittica del luogo).

L'igienista continua a perlustrare la vostra bocca con strumenti diabolici e proprio quando non ve l'aspettate arriva il secondo ammonimento:

Stia fermo!” Stia fermo o le taglio la lingua!”

Che cosa?????

Vero è che ha strumenti che tagliuzzano, ma voi, già fusi nel lettino come un unico nuovo oggetto di design, immobili tanto che non osate muovere nemmeno il dito mignolo-del piede-le mani sono infatti incollate alla plastica del lettino, ma quando mai vi sareste mossi?

Non vi sarete mossi nemmeno di un millimetro, eppure adesso vi si prospetta una vita da afoni. Mentre voi sudate come un porco-ma perché i suini sudano? Boh-diventati ormai un organismo unicellulare con il lettino, l'igienista già s'immagina i vostri spasmi con la lingua incauta che vola bavosa per tutto lo studio medico, voi che sarete costretti a frequentare la scuola dei segni perché non potrete più parlare.

Ma, in realtà, chi mai ha il coraggio, l'ardire di muoversi? Nessuno! Nessuno si muove, tutti troppo terrorizzati, nessuno osa nemmeno spostare le pupille-l'orologio a muro tanto è davanti a voi-e ad un certo punto una valanga di acqua invade non solo la vostra bocca ma tutta la faccia, tanto che poi per pietà vi asciugano con quella sorta di bavaglino che vi mettono all'inizio intorno al collo.

Finita la tortura percepite vagamente un suono-che sarebbe l'igienista che sbrigativamente vi dice che è tutto finito-possibile? Allora esiste un Dio? Farete un pellegrinaggio a Fatima, a Lourdes, o nel caso anche solo a Pietralba (*), non importa, siete vivi.

Pieni di gratitudine per l'Altissimo vi staccate non senza difficoltà dal lettino, provate a parlare per assicurarvi di essere ancora dotati di lingua e di parola e non contenti, mentre moribondi vi avviate verso la porta, verso la salvezza, la libertà, vi dicono che da oggi dovrete lavarvi anche le gengive insieme ai denti-ovvio c'è gente che lava solo le gengive, dovremmo dedurre?-con uno spazzolino apposito altrimenti alla lunga la gengivite si trasformerà in parodontite e insomma vi cacceranno in bocca una dentiera.

Ma magari! Penserete. Almeno così potrò cavarmi i denti e lavarmeli con una pastiglietta, e poi volendo c'è anche chi ha imparato a mangiare anche con le sole gengive, diventate dure come sassi, perfino la carne, perfino le Fiorentine, Dio santo! Che se avete idea di com'è fatta una bistecca detta Fiorentina capite ben che pare impossibile ma non è!

E così, in un modo o nell'altro, mai più pulizia dentale!

(*) Santuario dell'Alto Adige



martedì 24 gennaio 2023

DA OGGI TUTTI I MIEI LIBRI SCONTATI DI 2 EURO!

 


Da oggi fino a data da definirsi i libri che acquistate direttamente da me (solo da me, non in libreria o su Internet) sono scontati di 2 euro. 

Approfittate dello sconto per fare un  regalo a voi o a chi volete bene! 

Basta contattarmi scrivendomi un messaggio su Facebook o larazavatteri@gmail.com per richiedermi il libro (o i libri) e per accordarci per la consegna. 

Grazie e vi aspetto con tante storie!

Lara 

giovedì 19 gennaio 2023

LA MIA INTERVISTA SU GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO


 


Ciao a tutti.

Da qualche anno collaboro con il sito Gli scrittori della porta accanto che si occupa di letteratura, arte, cinema, e molto altro. Ora sono io ad essere "l'ospite" del Caffè letterario di Silvia Pattarini, autrice di questa intervista. 

Si parla del mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole", di altri miei libri e di me. 

Leggete qui per scoprire me e i miei libri, in particolare A piedi nudi ma non solo!

Grazie di cuore a Silvia per l'intervista!

LARA ZAVATTERI INTERVISTATA PER GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO

martedì 17 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI...perchè comprare i miei libri?

 



Ciao a tutti. 

Perchè dovreste comprare i miei libri? Se amate la natura e gli animali, trovate diversi libri che ne parlano; Amici per sempre sostiene il Canile di Naturno che ora si trova in Val d'Ultimo.

Se amate Mezzana e la valle di Sole trovate libri anche su queste zone;

Se cercate dei libri divertenti ne trovate;

Se volete un libro per risparmiare c'è anche questo;

Ne trovate uno che parla di Storia (Sopravvissuti) e di Arte (un fantasy, quello di Artemisia);

Se conoscete o volete conoscere il dialetto di Mezzana o val di Sole c'è anche un libro su questo argomento.

A piedi nudi nei tini per tutti coloro che hanno conosciuto mio papà Renato e troveranno anche altri racconti su Mezzana, Roncio, Cavizzana, Caldes, Vermiglio con l'amicizia tra Moreno Agostino e la cagnetta Skip;

Leggete il blog, trovate tutti i libri nell'immagine qui sopra. Leggete le descrizioni a lato per capire di cosa parlano. 

COME AVERLI RAPIDAMENTE?

Basta rivolgersi a me con un messaggio su Facebook, vi posso portare o spedire il libro o se ne avete la possibilità potete passare voi in via 4 novembre 21 a Mezzana in val di Sole (Trento). Potete anche pensare ai libri in occasione di ricorrenze per avere un regalo originale. Ad esempio per chi ama gli alberi il libro Cuor di Corteccia, la natura il libro Un momentino con le nuvole e via così. 

OPPURE IN LIBRERIA O ONLINE

Quelli di Youcanprint (quasi tutti) li trovate ordinandoli in libreria con titolo, nome autore e editore Youcanprint, oppure online su siti come Ibs, LaFeltrinelli, Mondadori Store. 

Disponibile per qualsiasi richiesta! Grazie

Lara 


giovedì 12 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI- puntata 9

 



Questo è un libro con tanti episodi, tutto da ridere. Leggete l'estratto qui sotto per farvi un'idea! Online o ho copie subito disponibili (venite voi, vengo io, ve lo spedisco....) ;)


Un estratto per voi:

ANCHE FRANCESCO GIUSEPPE…


Chi fino a qualche anno fa utilizzava il tram per arrivare o tornare da Trento, quest'uomo, o questa specie d'uomo l'ha visto e soprattutto sentito per certo.

Era un uomo credo della val di Non, grassoccio, con capelli unti e in generale abiti e tutto che parevano usciti da un bidone di olio.

A parte questi dettagli estetici costui possedeva due occhi da matto difficili da osservare e da dimenticare...forse adesso vi siete ricordati? No perché era questo il dettaglio più inquietante. Soleva salire a Trento o Cles e poi barricarsi nel bagno fino a quando doveva scendere, onde non pagare il biglietto credo, ma sinceramente matto da legare com'era non so se qualche bigliettaio avrebbe avuto il coraggio di domandargli alcunché, forse l'unica era tirargli addosso un barilotto di acqua santa.

Si nascondeva, per modo di dire vista la stazza, dentro un impermeabile-già questo visti film e telefilm di gente nuda con solo impermeabili faceva pensare- e un sacco di giornali, specie quando si barricava nel bagno, quasi a voler far credere che era dentro per leggere, d'altra parte tanti leggono al bagno, tanti ci stanno del tempo e bisogna chiamarli perché vengano fuori, che abbia fatto tale ragionamento il pazzoide della Trento Malé?

Pareva Satana. Ora, Satana non l'ho mai visto, ma se dovessi descriverlo penserei a quell'individuo, giuro, pareva Satana. Per poco tempo taceva-s'intende, quando non era nel bagno- dopo attaccava per tutto il viaggio a buttar fuori risate sopra risate, anche se non c'era nulla da ridere, tanto per spaventare i poveri passeggeri. Rideva in un modo che ti veniva la tentazione di cercare un esorcista da qualche parte-a parte che certi esorcisti visti sui giornali fan più paura dei demoni che devono scacciare-rideva talmente forte, sguaiatamente e per così tanto tempo che veniva la tentazione di chiudersi gli altri nel bagno, visto che non c'era lui.

Una volta azzardò a sedersi vicino a una ragazza e quando questa girandosi gli urlò: “Vai via, maniaco” questo invece di offendersi, di restare allibito o domandare scusa (ma figurarsi!!) indovinate che fece. Sì, proprio quello.

Attaccò a ridere. Rideva con denti gialli e occhi fuori dalle orbite, pareva avesse un attacco dal tanto ridere. Se è riuscita ad alzarsi, credo se ne sia andata la ragazza, ma non era facile liberarsi dal terrore del pazzoide barra satanasso barra demonio della Trento Malé.

Un'altra volta-siccome a volte parlava anche, incredibilmente con frasi che avevano un senso o almeno per lui-urlò fuori codesta frase: “Anche Francesco Giuseppe riconobbe l'importanza della Vacca Nonesa quando risalì l'Anaunia!”.

Nessuno, ovviamente, aveva intavolato un discorso su Cecco Beppe e per chi non lo sapesse la “Vacca Nonesa” (scritto anche Vaca) era il tram come veniva chiamato una volta. Quella fu da ridere, anche se pareva Satana. Che poi, mi domando, chi gli avrà riferito cosa pensava Francesco Giuseppe? Che fosse stato un Highlander, vissuto per centinaia d'anni, infatti a pensarci bene mi pare indossino impermeabili, che avesse scovato un discorso di Cecco Beppe, ma dove? Da chi, perché? E poi questo maniaco barra demone che ne sapeva di Francesco Giuseppe? E poi quando venne, per l'appunto quand'è che venne in Anaunia (Val di Non)? Bah. Comunque quella frase è rimasta mitica. Dopo It di Stephen King, ovvero il pagliaccio che mangia i bambini credo sia stato l'essere più brutto, sporco ed inquietante in circolazione, soprattutto se non solo per la sua risata.

Mi pare sia passato a miglior vita da anni, in ogni caso se frequentate la Trento Malé oggi Trento Mezzana troverete di sicuro qualche pazzoide in circolazione, non preoccupatevi, magari anche più d'uno, ma uno con quella risata, ve lo garantisco, non lo sentirete mai.

Sarà stato un Cuor contento, direte voi povere anime che non l'avete sentito. No no, quello rideva come ridono quelli a cui non frega niente di niente, magari scappati da qualche casa di cura-forse li lasciano andare di proposito?-che son contenti di spaventare il prossimo e solo ogni tanto fanno ridere, tirando fuori, chissà da dove frasi vere o presunte su Cecco Beppe.





mercoledì 11 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI-puntata 8

 

Questo è un libro "storico". 

Partendo dalle vite reali di vari personaggi tra cui Anna Bolena, ma anche Hitler, Anastasia Romanov, Rodolfo d'Asburgo (il figlio di Francesco Giuseppe, per intenderci) per fare alcuni esempi, ho poi immaginato che queste persone non fossero morte quando la Storia ci ha tramandato, ma in altri momenti. 

In pratica che in realtà fossero, appunto "Sopravvissuti" alla loro presunta morte. Tra loro anche Erzsebet Bathory, detta "la contessa sanguinaria". Chi era? Una nobile che era una sorta di vampiro...realmente esistita!

Una serie di racconti su questi sopravvissuti...per chi ama gli ebook questo libro lo trovate online anche in questo formato (Ibs, Mondadori Store ecc...) oppure sempre online cartaceo o ho copie disponibili.  

martedì 10 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI- puntata 7

 


Ciao a tutti. Questa sono io con il mio amico Giuliano. Giuliano aveva 10 anni ed è scomparso lo scorso autunno. Non potete immaginare quanto mi manca, era un vero amico e anche solo scrivere di lui mi fa star male perchè mi manca immensamente. Cose che possono ben capire tutte le persone che amano i cani e gli animali in generale. 

Ma so che l'amore che avevamo l'uno per l'altro resta e resterà per sempre. 

Anni fa, quado era un anno che Giuliano stava con me, ho scritto il libro "Un cane di nome Giuliano" con le peripezie che mi combinava e anche delle sue fotografie fatte da me. 

Per chi ama i cani e per scoprire una storia d'amicizia che non si interromperà mai! 

Grazie mio Giuliano di tutto!

Ecco il libro e Giuliano


Copie subito disponibili basta richiedermele ;)

lunedì 9 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI- puntata 6

 


Ciao a tutti.

Quanto è importante il dialetto di una zona? Per me molto, perché è un modo per sentirsi "comunità", anche adesso che molti, specialmente i più giovani non lo parlano più, o lo parlano poco. Eppure il dialetto è come una sorta di lingua di un posto che unisce, che fa subito capire da dove si proviene. 

Per questo ho pubblicato il mio libro "El ghe dis el bis al tas...Modi di dire dialettali di Mezzana e val di Sole" . Anche il titolo è in dialetto e fa riferimento ad una filastrocca, la stessa cui s'ispira il disegno di una biscia e un tasso che sembrano scherzosamente fare a  botte. E' stato l'ultimo libro che mio papà ha letto, prima della sua scomparsa, per questo c'è una dedica per lui. Invece il libro con la sua storia  è "A pedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole", in questo c'è una dedica e una sua foto. 

Ecco un articolo che parlava del libro



La finestra del mio studio dove avevo messo il libro (insieme ad aroma di caffè, leggi post prima).


Un estratto per voi con la frase o il termine in dialetto e traduzione in italiano: 


Vender la pel de l'ors prima de averlo ciapà.

Vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso.

(Vantarsi di qualcosa prima di averla ottenuta.)


Se no ne veden autro…

Se non ci vediamo ancora…

(Modo di dire ad esempio per anticipare un evento “Se no ne veden autro, auguri!”)



Dame Dament.

Ascoltami, dammi ascolto.

(Modo di dire che si utilizzava specialmente in passato.)




Durar da Nadal a San Stefen.

Durare da Natale a Santo Stefano.

(Cioè, durare davvero poco.)



Maginarse!

Figurarsi!


Conforma.

Dipende.



Singual/Man a man/Drè a drè.

Traducibile, anche se non alla lettera, con un po' alla volta.


Empizar.

Accendere.


Le en aloc!

Ė un allocco!

(Cioè, è una persona poco furba.)



Se siete di Mezzana o val di Sole o avete qui parenti, le vostre radici ecc..o conoscete il luogo, questo libro è un piccolo assaggio del dialetto che qui si parla. 

Disponibile online e subito richiedendomelo, copie subito disponibili (scrivetemi su Facebook). 


venerdì 6 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI- puntata 5




Ciao a tutti e Buona Epifania.

Oggi vi parlo del mio libro “Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto”. Questo titolo fa riferimento al caffè che bevevo con mia nonna, la notte quando dormivo dai miei nonni e lei non dormiva. Metteva su una moca di caffè e un po' ne dava anche a me, mi raccontava qualcosa in cucina e poi tornavamo a dormire...nonostante il caffè! Il profumo del fieno è invece quello che sentivo quando mio nonno tagliava il fieno, quando i nonni avevano ancora la stalla.

Il Borghetto è una zona di Mezzana in val di Sole (Trentino) dalla prima casa arrivando da Piano fin circa alla ex casa del maestro Fedrizzi. Nel libro, con diversi racconti, si parla della casa nel Borghetto dei miei nonni, ma anche delle persone intorno, con ad esempio la storia del panificio Barbetti, la drammatica vicenda di Mitterndorf di Maddalena Gabrielli di Vermiglio, sposata a Guido Lucietti di Mezzana, le mucche fuggite a Dante Gosetti capitate negli orti di mia nonna e di Albina Barbetti, la buffa storia del gemellaggio tra scuole elementari ai tempi di mia nonna, i viaggi di nozze sotto le bombe dei miei nonni e quello della mia prozia Angelina, sorella di mio nonno Giovanni, e del "Bepino" dell'Enal (da ridere!). Ancora, la casa del maestro Fedizzi com’era, il poeta Edoardo Redolfi, il pellegrinaggio che una volta si faceva alla Madonna di Pinè, l’emigrazione, alberi e acque che non ci sono più nel Borghetto, come ad esempio gli alberi di Giovanni Salvadori accanto all’albergo, sul prato.


Questo un estratto per voi:

La villetta dei fiori


Nel Borghetto abitavano due maestri, che hanno insegnato alla scuola di Mezzana per lunghi anni, Lino Fedrizzi, ovvero “il maestro Fedrizzi” e la moglie Adriana Visintainer. I due non erano di Mezzana: lui veniva dal paese di Tuenno, lei da Rovereto, ma Mezzana e il Borghetto divennero la loro casa.

Entrambi maestri, insegnarono alle scuole elementari dagli anni Cinquanta fino ai Settanta circa, la maestra seguiva i bambini dalla prima alla quarta classe, il maestro invece i bambini di quinta. Prima che anche in valle ci fossero le scuole medie (un tempo c'erano solo in città) dopo la quinta si frequentavano altre tre classi ovvero la sesta, la settima e l'ottava, che andavano così a sostituire le attuali classi medie e il maestro Fedrizzi insegnava anche ai ragazzi più grandi.

Con tanti sacrifici i due riuscirono a costruirsi una casa, una villetta nel Borghetto con un giardino dove a primavera non era insolito vedere il maestro Fedrizzi coltivare qualche fiore. Davanti alla casa e nel vialetto che bisognava imboccare per arrivarci, infatti, i fiori facevano quasi da cornice alla casa e multicolori tulipani e rossi papaveri spiccavano e davano allegria.

La villetta grazie alla passione per il giardinaggio del maestro era sempre circondata da diversi tipi di fiori ed esisteva anche un piccolo pozzo, oltre alle belle scale a chiocciola in marmo che conducevano in casa e che si notavano passando per la strada.

Poi gli anni sono trascorsi, portandosi via prima la maestra e poi il maestro e la casa, venduta, è stata rasa al suolo.

Sono sparite tutte quelle cose che rendevano quasi magica la villetta: le scale a chiocciola e i tanti tipi di fiori che donavano buonumore facendo capolino dalle aiuole del maestro Fedrizzi.

Tuttavia il ricordo di quella villetta dei fiori-e di chi la abitava-non scomparirà con la casa, anche se non vederla più così come è stata per tanti anni provoca un vero dispiacere. Pare ancora di vedere il maestro chino su un'aiuola mentre coltiva tulipani, o la maestra che saluta da dietro la finestra. La villetta dei fiori è un pezzo del Borghetto che, purtroppo, se n'è andato per sempre. 





Nella foto la presentazione del libro alla Rai di Trento con Nadia Mariz (Rai Radio Uno Regione). 

Se siete di Mezzana o conoscete persone che lo sono, questo è un bel libro, ma anche se non siete di qui ma conoscete la zona. Lo trovate online (Ibs, Mondadori Store)o ordinandolo in libreria con nome autore, titolo, editore (Youcanprint) o richiedendolo a me su Facebook, se potete passare in via 4 novembre 21 a Mezzana oppure posso spedirlo o portarvelo se abitate in val di Sole/Non. 

Grazie ai miei lettori!

giovedì 5 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI-puntata 4

 


Anni fa, capitò nel giardino di casa mia una gattina. Non sapevamo nulla di lei, neanche quanti anni avesse, ma l'accogliemmo e lei fu subito a suo agio. La chiamai Aughen, perché aveva occhi bellissimi, tra il grigio e il verde. Aughen, anche se scritto diverso, in tedesco significa appunto occhi, da qui anche il gioco di parole del titolo del libro che vedete qui sopra.

Con il tempo diventò amica degli altri amici pelosi, cani e gatti della casa e si capì subito che aveva un carattere forte: riusciva perfino a mettere in fuga la volpe. Insomma, difendeva sempre il suo territorio. 

Aveva un modo buffo di fare le fusa, pareva il rumore di un motorino ed era una cacciatrice nata, prendeva di tutto. 

Aughen è stata la gattina di mio papà, stavano molto tempo insieme nel suo "vout" (cantina) e quando nel 2020 lui è scomparso, poco dopo lei, in breve tempo, si è lasciata andare e l'ha raggiunto in Cielo. Come dicevo non sapevamo l'età, ma aveva sicuramente più di 20 anni. Ecco un articolo sul libro (disponibile da subito richiedendomelo) e due immagini mie con Aughen. Nel libro ci sono anche fotografie di Aughen fatte da me. 




Un libro piccino, con la storia di una gattina forte, indipendente, amorevole, che ha accompagnato tanti anni della mia vita. Un'amica speciale e un libro per tutti coloro che amano i gatti e gli animali. 


IO E I MIEI LIBRI- puntata 3

 

Ciao a tutti.

Questa è una storia per bambini che parla del Parco nazionale dello Stelvio nelle valli di Peio e di Rabbi (Trentino). La storia racconta di Matteo, una bambino curioso che in gita scolastica, mentre è ancora intento a guardarsi intorno nei boschi della valle di Rabbi, capisce di essere rimasto solo. L'autobus è partito ma senza di lui, così Matteo in un primo momento si avvilisce. 

Ma non fa in tempo a rattristarsi che gli si avvicina un folletto, anzi una folletta di nome Ronja (il nome l'ho ripreso da un bellissimo libro, Ronja la figlia del brigante di Astrid Lindgren, l'autrice anche di Pippi Calzelunghe) che lo rincuora e gli suggerisce, già che sono lì, di scoprire il Parco. Inizia così un'avventura che li vedrà prima in valle di Rabbi e poi in val di Peio appunto alla scoperta delle tante cose (naturali, ma anche musei e strutture fatte dall'uomo). Matteo è contentissimo e vorrebbe non andarsene più, ma ad un certo punto l'autobus ritorna...

Una storia per i bambini per scoprire il parco grazie ad un' amicizia speciale. 

Il libro si trova anche nell'area della biglietteria (con lo spazio gioco per i più piccoli) del Mulino di Pracorno in valle di Rabbi, come vedete qui sotto. 




mercoledì 4 gennaio 2023

IO E I MIEI LIBRI-puntata 2

 



Quando ero bambina avevo un amico speciale. Si chiamava Mauro, era un pò più piccolo di me ma ci volevamo bene. Spesso organizzavamo dei piccoli pic-nic sotto un albero di ippocastano, che una volta si trovava al margine di un prato della via "Fra i Nosi" a Mezzana. 

Nel 1990 in via 4 novembre, la via in cui abitavamo sia io sia Mauro, il mio amico ha avuto un incidente, è stato investito e purtroppo non ce l'ha fatta. Era Mauro Barbetti (figlio di Bruno, uno dei fratelli dell'omonimo panificio) e da allora non l'ho mai dimenticato. 

Quando nel 2011 hanno tagliato il "nostro" albero, mi è sembrato che un pezzo di me e della mia e sua infanzia fosse scomparso. 

Per ricordarlo ho dedicato a lui uno dei miei libri dal titolo "Cuor di corteccia" dove a parlare sono, appunto, gli alberi. E indovinate oltre al salice, alla robinia, al pino quale altro albero parla? Eh già, proprio un ippocastano, che racconta la storia di due bambini, cioè io e il mio amico. 

Un libro che così ricorda lui e il nostro albero. Un libro per chi ama la natura e gli alberi in modo particolare. 

IO E I MIEI LIBRI-puntata 1

 


Ciao a tutti. 

Per chi non mi conosce questa sono io, Lara Zavatteri. 

Sono nata nel novembre del 1980, sotto il segno dello Scorpione. Mia mamma è Adriana Pedergnana e mio papà era Renato Zavatteri, scomparso nel 2020. I miei nonni materni (mio papà era originario della Valpantena, nel veronese) erano Giovanni Pedergnana (dei "Luzine") e Raffaella Ravelli (dei "Giumei") di Mezzana. Ho sempre passato tanto tempo con loro, con mia nonna andavamo a funghi e sapeva ogni cantuccio dove trovare le "brise". Lei e mio nonno hanno avuto una stalla con le mucche circa fin quando ho iniziato a frequentare le medie. 

Vivo nel paese di Mezzana in valle di Sole (Trentino) con il mio ragazzo, Mirko Rizzi, di Cavizzana, ingegnere civile e certificatore energetico. 

Sono giornalista pubblicista, scrivo per il quotidiano L'Adige, collaboro con blog e appunto scrivo libri. 

Scrivo da sempre, già alle elementari avevo un quaderno dove scrivevo le mie storie e oggi continuo a scriverne grazie ai miei libri. 

Cose che mi piacciono: leggere libri, il cinema, l'arte, camminare nella natura, gli animali, sono super golosa di cioccolata bianca (specie quella con le nocciole) le Galatine, i biscotti speziati. Queste cose ne mangerei a vagonate se non fosse che alla fine dovrei andare a Vite al limite. Una volta sull'autogrill in autostrada ho visto una sorta di barile con biscotti speziati, ero tentata di prenderlo ma l'avrei mangiato tutto a breve! Devo avere un metabolismo accelerato, perché altrimenti peserei 500 kg ormai. 

L'autunno è la mia stagione preferita, ma non mi dispiace neanche l'inverno. La primavera praticamente non esiste più e siccome soffro il caldo l'estate non mi piace granchè. 

Quest'anno purtroppo è venuto a mancare il mio cane e amico del cuore Giuliano. Non avete idea di quanto mi manchi e quanto gli volevo bene e lui ne voleva a me. Se avete un cane queste cose le sapete e le capite. Sarà sempre nel mio cuore. Attualmente ho un altro cagnetto, Nyko, un altro amico da amare cui piace tanto la neve, come a Giuliano e credo come a tutti i cani. 

CONTINUA...