PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

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Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

venerdì 28 giugno 2019

LA MIA AVVENTURA CON LA SCRITTURA CONTINUA...

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Dopo "Frammenti di una valle" pensai ad un vero romanzo, che diventò "La strada di casa". Ci sono personaggi che poi ho ripreso per altri libri, qui in un contesto di fantasia.
Il libro parla di una figlia-il libro è ambientato a Castelfondo, in val di Non, Trentino anche se la foto di copertina è del paese di Mezzana- che ritrova per caso il diario della madre, scritto durante la seconda guerra mondiale. Il lettore legge con lei e si scopre che la donna, partigiana come la zia, ha avuto una relazione con un tedesco contrario alla guerra.
Un segreto rimasto nascosto per tanti anni, che ora deve venire a galla, in un viaggio per l'Europa intrapreso dalla figlia, per cercare di capire.
Con questo libro pubblicato con quelle che ora sono Edizioni del Faro ho parteciato alla Fiera del libro di Torino nel 2008. 
Siccome non avevo capito bene, io e il mio ragazzo Mirko arrivammo a Torino, in treno, con zaini carichi dei miei libri, quasi incapaci di stare dritti per il peso, ma in realtà li aveva già portati la casa editrice! Tutto da ridere.
Inoltre l'allora gruppo Amici di Castelfondo e val di Non portò in scena la storia, su copione cui avevo collaborato in val di Sole e val di Non.
"La strada di casa"è stato il mio primo vero libro e con questo testo è iniziata davvero la mia avventura nel mondo del libri.
Curiosità: si trova anche a San Francisco, da una signora originaria di Bolentina e in Sudafrica, da un'altra donna di origini solandre.

Sempre in quell'anno:
Una mia novella è apparsa su “Ciácere en trentin” (in dialetto) mentre un mio racconto è presente nel
libro “Storie di donne”, raccolta di scritti delle partecipanti al primo concorso letterario bandito dal Comune di Arco edizione 2006.Segnalazione al concorso “Ora ti racconto…” edizione 2006 della biblioteca di Cles per il racconto “I tre Kaiserschützen”.

CONTINUA...

martedì 25 giugno 2019

COME E' INIZIATA LA MIA STORIA CON LA SCRITTURA






Ciao a tutti.
Oggi inizio a raccontarvi com'è nata la mia storia con la scrittura. Sarà una sorta di racconto a "puntate" e questo è solo il primo assaggio dell'intera storia.
Prima che della scrittura, mi sono innamorata dei libri e della lettura. Già alle elementari amavo molto i libri e leggevo molto, complice anche la piccola biblioteca di classe da cui prendevo in prestito i libri e complice anche il dentista.
Quando avevo problemi di denti, e mi è capitato varie volte da piccola, mia mamma dopo la visita mi comprava un libro, per cui quasi quasi andare dal dentista diventava, se non una bella esperienza, se non altro una giornata ricca di aspettative per il libro che avrei avuto, che mi consolava della visita.
A casa abbiamo sempre avuto libri, avete presente la collana enciclopedica de "I Quindici'" , sono per l'appunto 15 libri tutti con un tema differente e li leggevo e rileggevo.

 Risultati immagini per libri i quindici
L'estate con altri bambini prendevo spunto da un libro "Il manuale delle giovani marmotte" per creare nuovi giochi-che non riuscivano quasi mai-e sempre avevo un libro da leggere quando ero a casa, da "Piccole Donne" a "Il giornalino di Gian Burrasca" che mi divertiva molto, tanto per citare due titoli.

 Diario - Anne Frank - copertina


Ho letto "Il diario di Anne Frank" a 14 anni in edizione integrale-il padre, nelle edizioni precedenti, aveva tolto alcuni passaggi-interessandomi sempre di quanto accaduto agli ebrei, e non solo, durante la seconda guerra mondiale. Scrissi anche al curatore, Frediano Sessi, che mi rispose con una bella lettera e inviandomi anche un libro di fotografie di Anne che conservo gelosamente. Qualche anno fa scrissi anche a Miep Gies, la signora, scomparsa da qualche anno, che insieme ad altri nascose i Frank e che mise al sicuro il Diario, consegnandolo poi al padre di Anne. Si poteva lasciare un messaggio online a Miep, non so se l'abbia letto, ma sono contenta di averle scritto ringraziandola di tutto quanto aveva fatto.
Intanto, ancora alle elementari, scrivevo storielle su un quaderno e le illustravo, sperando un giorno di farle leggere a qualcuno. E' poi accaduto, anni dopo, durante la presentazione di uno dei miei libri con i bambini della scuola elementare di Mezzana, nel 2013, quando ho fatto vedere il mio quaderno di allora e ho letto alcune storie. Strano, vero? Così anche quel piccolo sogno è diventato realtà.
Allora non c'era Internet su cui comprare i libri, quando andavo alle medie, nè la biblioteca di Mezzana inaugurata nel 2003, per cui mi arrangiavo nelle altre biblioteche o nelle cartolerie valligiane che vendevano libri.
Non sapevo cos'avrei fatto "da grande", mi erano venuti in mente: la cantante, la pattinatrice sul ghiaccio, la scrittrice.
Considerando che non ho una voce da soprano e che pattino discretamente e basta e che comunque scrivere è sempre stata la mia passione più grande, ho optato per l'ultima. Non senza fatica e passando per varie fasi.
Nel 1998 ho iniziato a scrivere articoli per il quotidiano L'Adige, giornale per cui collaboro tutt'ora per quanto riguarda le valli. Avevo 18 anni e grazie ai miei articoli sono poi diventata giornalista pubblicista con tesserino e tutto.
Nel frattempo erano nati anche i primi blog e ho collaborato con vari di questi, scrivendo articoli online, ho lavorato anche per la radio, nel frattempo continuano a sperare di pubblicare qualcosa di mio.
Sì, perchè volevo fare qualcosa tutto da me, che fosse una mia "creatura". Ci sarei riuscita nel 2006, con la pubblicazione (stampata in tipografia) del libro di articoli "Frammenti di una valle", che raccoglie articoli sulla val di Sole scritti tra il 1998 e il 2005, strani e simpatici, con fotografie.




Questo era il primo passo, perchè non era ancora un libro scritto da me ma una raccolta di articoli. Così mentre scrivevo articoli, pensavo a come arrivare a pubblicare un mio libro.

CONTINUA...

martedì 18 giugno 2019

UN POETA NEL BORGHETTO A MEZZANA...MA DI RONCIO






Ciao a tutti, oggi vi propongo un brano tratto dal mio ultimo libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto". Parla di Edoardo Redolfi, che fu poeta nel Borghetto a Mezzana (zona dalla prima casa del paese arrivando da Piano fin circa all'hotel Ravelli) ma che era nativo della piccola frazione di Roncio, dove insegnava, nella scuola che allora era ancora aperta in paese, anche sua moglie, la maestra Rosa.


Un poeta nel Borghetto

A dire il vero non era nato proprio nel Borghetto e ci arrivò più tardi, infatti Edoardo Redolfi, classe 1920, era nato a Roncio, la piccola frazione che sta sopra il paese di Mezzana. Gli capitò la sorte di combattere durante la seconda guerra mondiale sul fronte greco-albanese e la sua avventura la racconta anche in un libro in cui narra anche la particolarità della sua nascita.
Era nato infatti il 29 febbraio, quindi il suo compleanno poteva festeggiarlo veramente solo una volta ogni 4 anni.
A Roncio insegnava una ragazza arrivata da Spini di Gardolo, Rosa Schmidt, che poi per tutti sarebbe stata la “maestra Rosa” e fu proprio a Roncio che i due si conobbero, dove lei insegnava alla scuola del paese (poi fu anche a Mezzana e Commezzadura) in seguito si sposarono ed ebbero due figlie, Antonella e Giuliana. Vissero però a Mezzana, con molta nostalgia da parte di Edoardo per Roncio, come lui stesso diceva e come scriveva.
Edoardo, infatti, è stato il poeta del Borghetto, una passione per la scrittura che l'ha portato a scrivere innumerevoli poesie che lui chiamava “rimele”, sia raccolte in libri sia per occasioni speciali come anniversari di amici o parenti.
Le poesie di Edoardo “Teresin” spaziano molto, raccontando la natura, il tempo che passa, anche la malinconia, per arrivare ad altre più divertenti.
Poesie o “rimele” che gli venivano dal cuore, tutte ma specialmente quelle più nostalgiche, quando narrava di momenti, fatti, luoghi che non esistono più o che sono profondamente mutati. Nelle sue rimele, insomma, si trova da un lato questa sorta di volontà di non perdere i ricordi, anche se ricordare spesso fa male, anche se ricordare a volte è doloroso, dall'altro lato una vena più ironica con cui commentava fatti o accadimenti.
La poesia ha accompagnato tutta la vita dell'Edoardo Teresin, ma anche della maestra Rosa, fino alla sua scomparsa improvvisa nel 2001.
Resterà sempre un poeta, il “poeta del Borghetto”.




Quan che mi senti n' toc de campana
me vegn en ment la me Mezzana…

Senza stracarse, sempro rabios
en font a la val coreva 'l Nos...”

Estratti dalla poesia “Strani del me paes” di Edoardo Redolfi



Per avere il libro, se siete interessati, potete rivolgervi a me in via 4 novembre 21 a Mezzana, scrivermi a larazavatteri@gmail.com o su Facebook o lo trovate su Internet, ad esempi su Ibs, qui
Copie si possono acquistare anche al Punto di lettura di Mezzana. 

Grazie a tutti, a presto
Lara



















mercoledì 12 giugno 2019

LAVORI IN CORSO PER UN NUOVO LIBRO







Ciao a tutti!
Sì, sto lavorando a un nuovo libro, sto ancora scrivendo perciò non so quando sarà pronto. Vi anticipo che sarà un libro umoristico, per il resto vi terrò aggiornati!

Un'altra novità è che i libri che ho pubblicato con Youcanprint, ad esempio l'ultimo Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto, che parla di Mezzana, saranno presto disponibili anche sul sito Libraccio.it. 

Intanto, leggete le anteprime qui nel blog e potete farvi un'idea dei libri che ho pubblicato sempre nel blog, li trovate o richiedendomeli (in alto i riferimenti) o in libreria con nome autore, titolo, editore, o su Internet come Ibs, guardate qui.

Grazie mille a tutti i miei lettori, a presto! 

Lara

martedì 4 giugno 2019

COSI' INIZIA IL LIBRO (RACCOLTA DI RACCONTI) CUOR DI CORTECCIA, DOVE PARLANO GLI ALBERI



"Cuor di Corteccia" è un piccolo libro di racconti dove a parlare sono gli alberi, muti testimoni del trascorrere del tempo, del passare delle stagioni, delle trasformazioni dell'uomo nel paesaggio. Parlano il pino, il salice, l'ippocastano ed altri, tutti hanno qualcosa da raccontare, ma solo a chi sa ancora ascoltare.

Così inzia

"Pochi riescono a sentire la nostra voce, pochi capiscono le nostre parole. La nostra è una lingua antica, come lo siamo noi, una lingua parlata fin dall’inizio dei tempi, quando l’uomo era ancora in grado senza sforzo di comprenderci. Poco a poco le cose sono cambiate, il mondo è diventato un luogo frenetico, l’uomo non ha più avuto il tempo né la voglia di starci a sentire. Così, dopo millenni, si è persa quasi del tutto la nostra voce. Qualcuno però ancora la ode, chi sa ancora avvicinarsi alla natura volendo solo proteggerla, chi ha ancora uno spirito puro e un cuore che sa che in ogni essere si nasconde un’anima, anche negli animali, anche nelle piante.
A questi pochi che ancora oggi ci sentono noi alberi parliamo sussurrando e loro ascoltano i nostri pensieri e ci rispondono. Sanno che anche noi abbiamo cuore e anima, sanno che abbiamo il privilegio e a volte la sfortuna di vedere molte cose, di passare, per i più vecchi di noi, attraverso decenni e a volte secoli, di veder mutare le generazioni degli uomini e le loro storie, di conoscere i piccoli e grandi animali che cercano rifugio accanto a noi, di osservare mutamenti e trasformazioni, sanno, e basta.
Affinché la nostra voce giunga a tutti, sarà bene però iniziare dal principio"

Dove trovarlo.
Libreria: Titolo, autore, casa editrice Youcanprint
Online su Ibs 
Richiedendomelo in via 4 novembre 21 a Mezzana (val di Sole, Tn) larazavatteri@gmail.com o su Facebook