PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

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Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

giovedì 21 aprile 2022

ESTRATTO DAL LIBRO AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO- IL PANIFICIO BARBETTI

 




Per voi uno dei racconti del mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto", il panificio Barbetti a Mezzana. 


Il panificio Barbetti


Quando di buon'ora con mia nonna ci svegliavamo, d'estate, e c'incamminavamo verso il bosco alla ricerca di funghi, appena fuori casa, tutte le volte, mi veniva incontro per un attimo, un attimo solo ma sufficiente a dirmi che iniziava un nuovo giorno, il profumo del pane. Era il pane del panificio Barbetti del Borghetto e quell'aroma l'ho sempre associato alle mattine in cui con la nonna camminavamo alla ricerca di funghi.

Il padre della nonna, Giovanni Ravelli, era panettiere, anche se non viveva nel Borghetto. Aveva iniziato poco lontano dai “Giumei” e anche per questo motivo la famiglia della nonna, anche se certo non poteva definirsi benestante, se la passava meglio di altri, proprio perché il pane a casa del panettiere non manca mai.

Solo in seguito Giovanni con Davide Barbetti si mise a fare il pane proprio nel Borghetto, nella casa dove ancora oggi abita la famiglia Barbetti.

Nacque con quella generazione il panificio che lavora ancora oggi, nello stesso identico luogo anche se ovviamente i tempi sono cambiati e rispetto ad allora ci si può avvalere di macchinari che Davide e Giovanni si potevano solamente sognare. Intatta è rimasta invece l'arte misteriosa e quasi magica di fare il pane e quello stesso aroma che ogni volta, anche quando non sono a Mezzana, mi fa venire in mente il panificio e le estati con la nonna.

Giovanni e Davide sfornavano ovviamente il pane comune ma anche pane più speciale, ad esempio i “Traieri” ovvero quattro lunghi pezzi di pane uno attaccato all'altro, o i “Vechi” anche questo un pane dalla forma allungata.

Una volta, ma certo non sarà stata l'unica, i due panettieri per scherzo provarono a fare proprio un “Vec” gigante, una scommessa vinta perché il risultato fu un pane più alto di loro.

Per le occasioni speciali, inoltre, si preparavano i “Bracedei”, questo una sorta di focaccia dolce che veniva preparata per esempio per celebrare i matrimoni. I Bracedei venivano distribuiti ad ogni famiglia da parte degli sposi e sostituivano, allora, il ruolo che molti anni dopo avrebbero avuto i confetti.

I Bracedei potevano essere confezionati anche per altre occasioni, ad esempio Giovanni li sfornò quando nacque mia mamma, sua prima nipote e insomma queste focacce dolci erano un po' un lusso che ci si concedeva quando si voleva fare festa.

Giovanni, che come hobby aveva quello del fotografo, conservò anche un'immagine del “Vec” gigante con Davide e il fratello di mia nonna, Romedio, allora solo un bambino.

I due panettieri lavorarono a lungo al panificio, fino a quando l'età li convinse a cedere ai rispettivi figli l'attività: Davide al figlio Camillo, Giovanni proprio a Romedio.

L'attività proseguì fino a quando Camillo a sua volta passò il testimone ai figli Bruno e Alfredo che per lungo tempo continuarono la tradizione.

Oggi il panificio che si chiama “Panificio Mezzana”, continua a sfornare pane grazie anche ad alcuni componenti della stessa famiglia, con laboratorio nello stesso posto dove lavorarono le generazioni che li precedettero. Una lunga storia dell' “arte bianca” che continua fino a noi, una tradizione che ha saputo innovarsi pur senza perdere la semplicità degli inizi e se, per caso, vi capita di passare di buon'ora al Borghetto, sentirete ancora quell'aroma di pane caldo che si spande nell'aria, come è stato per lunghi, lunghi anni.



Nota. Mentre sto scrivendo questo libro sul Borghetto, è scomparso Gino Barbetti, il cui padre Davide portò avanti il panificio con il mio bisnonno. Dedico perciò a lui questo capitolo.












mercoledì 20 aprile 2022

QUALCHE RIGA DA...A PIEDI NUDI NEI TINI

 Ecco per voi qualche riga dal mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole". Qui in particolare il racconto dal titolo "Navigli" parla di quando mia mamma lasciava d'estate il paese di Mezzana per arrivare dagli zii a Milano e della nostalgia provata per il paese. 



A lei mancava molto in quei mesi in cui era lontana. Mancava anche se non c'erano i pomodori né le banane, anche se non si organizzavano mercati, anche se non c'erano i monumenti che invece si vedevano a Milano. Il paese le mancava anche se non aveva il Naviglio. Le sarebbe mancato anche se fosse stato il paese più povero o il più derelitto del mondo. Mancavano le vie, le piazze, la chiesa dei santi Pietro e Paolo, le rogge che correvano per le strade, le mucche portate alla malga che sarebbero tornate a valle solo a settembre, la sua gente, casa sua, e i profumi, gli odori, i sapori che conosceva da sempre. Suo padre e sua madre. Ogni filo d'erba le era familiare. Su ogni pietra del borgo aveva posato i piedi. Era il paese. Il suo paese. La sua casa. Lì stava il suo cuore, sempre.


Continua sul libro....



Dove trovarlo? Copie subito disponibili richiedendomele su Fb o larazavatteri@gmail.com o in via 4 novembre 21 a Mezzana in val di Sole (Tn). Ordinandolo in libreria con nome autore, titolo e editore (Youcanprint) o online su Ibs, Mondadori Store e siti di vendita libri. 

giovedì 14 aprile 2022

AUGURI!


 Buona Pasqua a tutti voi! 

GRAZIE A TUTTI VOI


 

A chi mi ha sempre seguito, a chi mi segue da poco. A chi ha tutti i miei libri o solo qualcuno, a chi pensa (spero!) di prenderne qualcuno, a chi li ha presi richiedendoli a me, in libreria, online, a chi si è iscritto al gruppo, a chi  mi ha lasciato o detto a voce un commento. A tutti voi lettori, grazie, ma davvero grazie, di tutto cuore!

Lara Zavatteri 



via 4 novembre 21

Mezzana val di Sole (Tn)

larazavatteri@gmail.com o su Fb

UN LIBRO PER TE PAPA'


 

Non avrei mai pensato di scrivere questo libro. 
Ma, mentre volevo scrivere qualcosa su di lui il primo racconto mi è "fiorito" tra le mani. Il primo racconto dà il titolo al libro "A piedi nudi nei tini" e racconta quando da ragazzo mio papà (da ragazzo in copertina) pigiava l'uva nei tini per fare il vino. Poi racconto la sua storia in Valpantena (Verona) e in val di Sole. Ci sono racconti dell'una e dell'altra zona. 

Come avevo fatto per Cuor di Corteccia ricordando un mio amico, tra le dediche c'è un amico di mio papà, Patrizio Albasini, un amico che mio papà non aveva mai dimenticato, scomparso in un incidente. 

Ci sono libri del prima e libri del dopo. Questo e El ghe dis el bis al tas sono libri del dopo, che ho pubblicato quando mio papà non c'era più. Non ce l'ho fatta a fare niente, se non scrivere sui social o articoli. Non ce l'ho fatta a fare presentazioni e non so quando ce la farò. Sono riuscita solo a scrivere, come sto facendo anche ora per un nuovo progetto. 

Tante cose non riesco più a fare perché penso che l'ultima volta lui c'era ancora. Non ce la faccio ad organizzare una presentazione pubblica perché all'ultima lui c'era. Intanto scrivo e in generale e anche per questo libro devo ringraziare  tantissimi lettori che mi hanno richiesto il libro. Grazie di cuore. 

IL DIALETTO DE EL GHE DIS EL BIS AL TAS

 

Stavo portando avanti questo progetto, con filastrocche, termini e detti dialettali della val di Sole e di Mezzana (spiegati in italiano) quando nel luglio 2020 improvvisamente è scomparso mio papà. 

Per questo il libro è dedicato a lui, con una sua immagine. Questo è stato l'ultimo mio libro che ha letto quando era ancora solo pagine di computer, correggendo qualche errore, lui che era veronese ma il dialetto lo parlava come uno del posto. 

Un libro per non dimenticare il dialetto delle nostre zone. 

AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO

 

Io alla sede Rai di Trento che presento su Rai Radio 1 nel programma Safari letterario con Nadia Mariz il mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto". Si tratta della storia della casa dei miei nonni e della zona del Borghetto a Mezzana-dalla prima casa arrivando da Piano fin circa all'hotel Ravelli-la storia del panificio Barbetti, quella di Maddalena Gabrielli, la mamma di Guido Lucietti, Guido che mi aiutò mentre portavo avanti il progetto, una donna che visse l'esodo di Mitterndorf, la storia grande e piccola di questo "lembo" di Mezzana. 

Un grazie di cuore al caro Guido, scomparso lo scorso anno, per il suo aiuto mentre scrivevo il libro. 

DUE LIBRI PER RIDERE AGATA E L'INTIMO NON SI CAMBIA

 


Copertina e il libro alla fiera del Libro di Torino 2018. 

Agata, diventata un'eremita, è costretta dagli eventi a tornare in società. Per farlo, decide di socializzare ai funerali, tra l'altro di gente una più stramba dell'altra. Vi dico solo che c'è anche un fotografo...cieco, che però fa foto bellissime. 



Presentazione di questo e del libro di Aughen a Mezzana.



Io con il libro "L'intimo non si cambia (e nemmeno si prova)" con brevi racconti su ciò che quotidianamente o quasi ci capita, email assurde, offerte telefoniche, gente che urla i fatti suoi al telefono e via dicendo. 


Due libri per sorridere e ridere. 

QUANDO GLI ALBERI PARLANO

 




Leggete qui l'articolo su Cuor di Corteccia de L'Adige


Dedicato al mio amico d'infanzia Mauro Barbetti, scomparso tragicamente nel 1990. 


Qui un bel commento della mia lettrice Bianca Stefanini che ringrazio:

Buongiorno Lara,
Cuor di corteccia ci racconta con molta delicatezza ed efficacia l'anima della natura ed è piaciuto tanto anche alla mia piccola amica Noemi, sette anni, una vera passione per la lettura, un padre giardiniere che le parla di alberi e la porta nel bosco a conoscerli, che mi ha chiesto di regalarglielo perché ha deciso di leggerlo alla sua sorellina di quattro anni e mezzo. Chissà che da incontri di questo genere, fra l'anima della natura e quella ancora giovane dei bambini, non venga fuori davvero un mondo migliore!

UN LIBRO RISPARMIOSO

 


Nel 2013 io e il mio ragazzo Mirko Rizzi abbiamo scritto questo libro, la prima parte su risparmio in casa ed altro scritto da me, la seconda su risparmio energetico e su lavori da fare in casa scritto da lui che è ingegnere civile. 

Ecco un articolo che ci aveva dedicato il sito Sostenibile.com, leggetelo qui  (unica cosa, nell'articolo si dice che è un ebook, invece è un libro cartaceo). 


mercoledì 13 aprile 2022

UN CANE DI NOME GIULIANO e GLI OCCHI DI AUGHEN PER CHI AMA CANI E GATTI

 

Le peripezie da quando ho accolto in casa il mio cane Giuliano, per ridere e per chi ama i cani!

Qui trovate molte sue immagini


Un altro libro e "Gli occhi di Aughen" con la storia della gattina Aughen scomparsa nel 2020. Un piccolo libro per chi ama i gatti.



Potete salvare l'immagine, stamparla e colorarla. Sotto la copertina di Aughen.




Io e il mio ragazzo Mirko con l'indimenticabile gattina Aughen ;)

COSA BOLLE IN PENTOLA

 




Il mio racconto sui libri non termina qui. Sto scrivendo qualcosa, un piccolo libro corredato da mie immagini, su un tema particolare. 

Per ora non vi svelo di più, a presto con altre info! 


Per info sui libri:

Lara Zavatteri via 4 novembre 21 Mezzana val di Sole (Trento)

larazavatteri@gmail.com

oppure su Facebook


A lato del blog-sulla destra- basta cliccare sulle copertine per acquistare il libro/libri!

ALTRI LIBRI, ALTRE STORIE...

 La fiaba "Matteo e Ronja nel Parco nazionale dello Stelvio" settore trentino racconta l'avventura di un bambino che, in compagnia di un folletto, scopre il Parco prima in val di Rabbi e poi in Val di Peio. Con disegni fatti (allora) da un bambino. La potete leggere anche all'ufficio del Molino Ruatti a Pracorno di Rabbi. 

"Amici per sempre. Storie vere di animali" è un progetto che è nato su mia iniziativa. Ho coinvolto scrittori italiani che hanno raccontato con un racconto e a volte anche immagini una storia vera vissuta con un animale, soprattutto cani e gatti. Ci sono anche due miei racconti sulla mia cagnolina Lilli e il mio gatto Tondo. I proventi sono sempre donati al Canile di Naturno, a favore dei loro animali. Da qualche tempo gli animali e lo staff si sono trasferiti in Val d'Ultimo, anche quest'anno verserò un bonifico per le copie vendute. Qui per saperne di più. 

"Sopravvissuti" è invece un libro con protagonisti personaggi storici. Sono loro a raccontare prima la loro vita vera e poi la loro finta non morte rispetto a quanto ci ha riportato la Storia. Tra di loro una vera vampira, esistita davvero e per fortuna...anche morta!



ARTEMISIA GENTILESCHI

 

Artemisia Gentileschi fu una grande pittrice, qui la si vede in copertina. 

Ad avviarla alla professione fu suo padre Orazio, cosa stranissima perché normalmente alle donne non veniva insegnata l'arte della pittura, essendo considerate inadatte e unicamente viste come mogli e madri. Per insegnarle anche la prospettiva, Orazio le presentò Agostino Tassi, un pittore che violentò la ragazza. Siamo nel Seicento, ma Artemisia non sta zitta, provocando uno scandalo e Tassi viene processato. 

Il libro parte ai nostri giorni, quando una giornalista, Nives, deve inseguire un ladro che da Trento ha trafugato un quadro della pittrice. Si ritroverà a Roma, nei luoghi di Artemisia, in una sorta di connubio fra realtà e fantasia, dove si ripercorrerà proprio la storia di Artemisia, all'interno dell'infinita lotta tra bene e male. 


CLICCATE QUI (sull'occhio sulla copertina) per leggere un'anteprima

LE PICCOLE COSE, RESET, GUARDANDO LE STELLE

LE PICCOLE COSE 

 Si tratta di racconti di vario tipo, della prima e della seconda guerra mondiale, l'emancipazione della donna con un racconto sui bachi da seta che un tempo si coltivavano in val di Sole. Per la prima guerra uno dei racconti è "I tre kaiserschutzen" in cui a parlare è uno dei tre che racconta la loro storia. 

Sono i tre soldati ritrovati in val di Peio all'inizio degli anni 2000, qui fingo che uno di loro possa parlare e raccontare la storia sua e dei suoi compagni. 

RESET E GUARDANDO LE STELLE

Reset immagina un mondo dove a farla da padrona è la tecnologia, dove si cerca di cancellare il passato, quindi anche lettere, foto ecc...Tre ragazzi si oppongono e trovano materiale su 3 famiglie del loro albero genealogico (che è il mio). Iniziano a leggere sperando di sottrarre all'oblio questo materiale. L prima parte è dedicata ai miei antenati Ravelli (Giumei) con l'emigrazione del capofamiglia Romedio (anni 80 dell'Ottocento) verso Monte San Savino in Toscana. Partì con la famiglia, cosa strana perché normalmente gli emigranti partivano da soli e tornavano stagionalmente. Dopo 11 anni fecero ritorno a Mezzana. La seconda parte parla dei Pangrazzi, la mamma di mia nonna, con l'incendio che devastò Mezzana e in cui morì la nonna di mia nonna nell'intento di salvare delle capre, unica fonte di sostentamento. Nella terza parlo dei Pedergnana, famiglia di mio nonno, e della prima guerra mondiale. 

Il seguito (ma può essere letto anche da solo) è Guardando le stelle, con un mistero di oggi da risolvere e la storia dei miei nonni, Giovanni Pedergnana e Raffaella Ravelli (in copertina) ai tempi della seconda guerra mondiale. Si ritrovano alcuni dei personaggi di Reset. 




Ho visitato anni fa Monte San Savino. Passare in quei luoghi, vedere quelle piazze, camminare su quei ciottoli e pensare che proprio lì sono passati i tuoi avi, è stata una bella emozione. 

LA STRADA DI CASA

 




La strada di casa è un libro ambientato a Castelfondo in val di Non (l'immagine di copertina però e Mezzana) che alterna passato e presente. Leggendo il diario della madre Anna scopre la vicenda di una ragazza durante la seconda guerra mondiale...Leggete un estratto qui

Dal sito ecco la descrizione:

La strada di casa è un romanzo sulla ricerca delle radici, un viaggio nel passato, al tempo della seconda guerra mondiale, possibile grazie alla scoperta di un misterioso diario che racchiude un altrettanto misterioso  segreto. Si passa dal presente agli anni dal ’43 al ’45 grazie alla lettura da parte di una delle protagoniste, Anna, del diario della madre Sara. Tra le figure che emergono anche Matilde, zia di Sara, immagine ante litteram della donna emancipata in un tempo in cui ogni aspetto della vita risultava ancora fortemente ancorato ad una visione maschilista. Il percorso di vita di tre generazioni accomunate dalla voglia d’indipendenza, dal segreto custodito per circa sessant’anni in un diario che si svela solo alla fine, dalla voglia di trovare, ognuna a modo suo, la strada di casa. La vicenda è ambientata in un paese al confine con l’Alto Adige poiché le protagoniste, interagendo con dei soldati tedeschi, dovevano capire e parlare anche quella lingua. La figura di Matilde non è inventata: ricalca il carattere e la storia personale di un’antenata dell’autrice, emigrata in Argentina e rimasta vedova con una figlia da crescere, caparbia ed impegnata in ambito lavorativo e sociale in un’epoca in cui le donne dipendevano ancora totalmente dal marito. Dal Trentino alla Germania ed infine alla Polonia le tre protagoniste cercano in maniera letterale e metaforica la strada di casa.

Se vi interessa, potete acquistarlo dal link qui sopra.

E' IMPOSSIBILE...INVECE

 Quante volte vi hanno detto che qualcosa che desiderate fare è impossibile? Tante scommetto. E' successo anche a me quando ho deciso di scrivere libri. Volevo fare qualcosa che fosse proprio mio, nato dalla mia fantasia, anche se all'inizio ho provato con una sorta di esperimento. 

Negli anni avevo scritto diversi articoli di giornale dedicati alla val di Sole, tutti strani e curiosi come una mucca capitata in una gioielleria  a Vermiglio, la storia dell'ultimo kaiserjager della valle, Fiorenzo Ceschi di Cavizzana, l'anniversario dell'esodo dei vermigliani da Vermiglio, il salvataggio di due pecore incrodate...così ho raccolto gli articoli e alcune immagini e ho realizzato, in tipografia, il mio primo esperimento di libro dal titolo "Frammenti di una valle". 

Frammenti perché ogni articolo era un pezzo curioso della val di Sole. 



Tra gli articoli più belli per me c'è l'intervista ad una signora di Vermiglio, bambina quando con la famiglia fu mandata a Mitterndorf e quella per gli 80anni di Edoardo Redolfi, poeta di Mezzana. Ma ce ne sono molti di belli e tutti diversi, un pò su tutti i paesi della valle. 

Da allora ho scritto romanzi e racconti, ho partecipato 2 volte alla fiera del Libro di Torino, da un mio libro "La strada di casa" è stato tratto anche uno spettacolo teatrale del gruppo che oggi si chiama Arzberg val di Non, in val di Sole e val di Non, ho promosso un libro collettivo con racconti di autori italiani oltre a 2 miei racconti a sostegno del Canile di Naturno (ora si trova in Val d'Ultimo, animali e staff sono gli stessi), ho mandato 2 miei libri "Un cane di nome Giuliano" e "Agata" alla biblioteca di Amatrice dopo il terremoto, promosso iniziative benefiche di vario genere sempre con i libri, anche con il mio ragazzo, Mirko Rizzi, con il quale ho scritto il libro "Risparmia Subito!". Un mio racconto sulla leggenda di Olinda e Arunte di castel Caldes, rivista ai nostri giorni, si trova nel libro "Racconti dal Trentino Alto Adige" della casa editrice Historica. Un mio racconto su Anna Bolena del libro "Sopravvissuti" è stato tradotto in lingua esperanto nel libro "Trentlando". Ho scritto un racconto per beneficenza per il libro "365 storie cattive" . Una mia fiaba la potete leggere anche alla biglietteria del Molino Ruatti a Pracorno in valle di Rabbi, libri li potete leggere nelle biblioteche della val di Sole (non tutti), ho presentato 2 miei libri anche alla radio, Rai radio 1 nel programma "Safari Letterario" alla Rai di Trento. Ho presentato i miei libri in val di Sole e val di Non (anche in Toscana) e ora sto lavorando a qualcosa di diverso...Credete ancora che sia impossibile?

lunedì 4 aprile 2022

DIN DON CAMPANON, LE CAMPANE DE VAL DE NON...

 


Questo è il mio libro con termini, detti e filastrocche in dialetto di Mezzana e val di Sole, con traduzione in italiano. Qui sotto un "assaggio" con una celebre filastrocca in diletto solandro...


Din don campanon

le campane de Val de Non

ghera sota doi popini

che i magnava fasolini

i gà dit damen un

iè scampadi come el fum.


Din don, suonano tutte le campane,

le campane della valle di Non

c'erano sotto due bambini

che mangiavano fagiolini

gli hanno detto datemene uno

sono fuggiti come il fumo.


Filastrocca popolare (che tra l'altro si può trovare anche in altri dialetti).


Il libro, se volete averlo: ho copie disponibili contattatemi a Mezzana (val di Sole, Tn) in via 4 novembre 21 o su Facebook, in libreria ordinandolo con titolo, autore e editore (Youcanprint) o online su siti come Ibs, la Feltrinelli, Mondadori Store.