PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

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348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

venerdì 25 febbraio 2022

FIABA LA DOLOMIA E L'ANATRA MANDARINA PER SCOPRIRE L'ECOMUSEO E LA VALLE DEL MELEDRIO

 


Un'amicizia insolita, quella tra un sasso di dolomia e un esemplare di anatra mandarina. Il sasso è un tipo saccente ma anche pauroso, l'anatra si è persa e non sa come tornare a casa, così ne approfitta per scoprire le meraviglie della valle del Meledrio e l'ecomuseo Val Meledrio La Via degli Imperatori. 

Una fiaba per i più piccoli per scoprire questi luoghi, ma anche il valore dell'amicizia. 

Il libro rientra nella collana "Musei senza pareti" di Bardi Edizioni per scoprire gli ecomusei del Trentino. 

Potete acquistare la fiaba qui

mercoledì 23 febbraio 2022

LA PIMPA VA A VERONA E IL MIO LIBRO SU VERONA E NON SOLO

 


La Pimpa, la simpatica cagnolina bianca dai pois rossi disegnata da Altan è la protagonista di una serie di guide sulle città italiane, tra cui una sulla città di Verona. Scoprite tutto leggendo il mio articolo Scoprire Verona con la Pimpa su Gli scrittori della porta accanto. 

Un libro per far conoscere Verona anche ai più piccoli. 

Su Verona trovate anche il mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole" raccoglie una serie di racconti su un veronese, mio papà Renato, e sulla Valpantena, il paese di Marzana ed altri e Verona. Si trovano racconti della Valpantena dove è nato e sulla val di Sole (Trentino) dove ha vissuto la maggior parte della sua vita. 


                                           (Renato Zavatteri, mio papà)

Un libro per chi l'ha conosciuto, per chi abita in Valpantena o in Val di Sole. Copie disponibili richiedendomele in via 4 novembre 21 a Mezzana (Val di Sole) o su Facebook o larazavatteri@gmail.com, online (Ibs, Mondadori Store) oppure ordinandolo in libreria (nome autore, titolo, editore Youcanprint). 


martedì 22 febbraio 2022

IL FIGLIO AMERICANO DI RODOLFO D'ASBURGO E IL MIO LIBRO SOPRAVVISSUTI

 Ciao a tutti. Questa è una recensione su un libro che parla di un figlio segreto, nato e cresciuto in America, del principe Rodolfo d'Asburgo, figlio di Francesco Giuseppe e di Elisabetta "Sissi". Leggetelo qui.

Sicuramente un libro da leggere per chi ama la storia degli Asburgo ma anche i misteri. 

Nel mio libro "Sopravvissuti" racconto anch'io di Rodolfo. Partendo dalla sua vita vera immagino la sua sopravvivenza (per questo il libro si chiama Sopravvissuti) dopo la sua presunta morte a Mayerling. In questo luogo morì, in circostanze mai del tutto chiarite, l'erede al trono Rodolfo, io immagino un finale differente. 


Sopravvissuti è uno dei protagonisti dei racconti in cui immagino protagonisti, nel bene e nel male, della Storia, sopravvissuti alla loro presunta morte. Una è Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII.

Dove trovarlo? Ordinandolo in libreria (titolo, autore, editore Youcanprint), online sui siti che vendono libri (Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store ecc...) o richiedendomelo a larazavatteri@gmail.com o su Facebook. 

giovedì 17 febbraio 2022

GRAZIE AD UNA MIA LETTRICE PER LA RECENSIONE AL LIBRO AGATA

 



Ringrazio Daria Decaminada, una mia lettrice "forte" (ha letto tutti o quasi i miei libri) per il commento al libro "Agata. Come un funerale ti salva la vita" (edito da Youcanprint). 

Bellissimi i tuoi libri ! Grazie infinite x farmi la possibilità di leggerli . Ultimo libro che ho letto"Agata,'Come un funerale ti salva la vita 'Bello scritto con eleganza,spassoso,divertente e ti fa anche riflettere parecchio Lo consiglio veramente,a me è piaciuto molto.Ancora grazie Lara

Grazie mille a Daria!


Agata. Come un funerale ti salva la vita lo trovate richiedendolo a me su Fb o larazavatteri@gmail.com o in via 4 novembre 21 a Mezzana val di Sole (Trento), online (Ibs, Mondadori Store, principali siti che vendono libri) oppure ordinandolo in libreria con titolo, autore e editore (Youcanprint). 

lunedì 14 febbraio 2022

GRAZIE A UNA MIA LETTRICE PER IL SUO COMMENTO

 Ringrazio di cuore la mia lettrice Iva Callegari che mi ha scritto questo commento in merito al mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole":

"A PIEDI NUDI NEI TINI"
Grazie Lara per la bella storia che hai scritto sul tuo papà, sulle persone che lo hanno circondato prima in Valpantena e poi nella nostra bella Val di Sole. Libro semplice e ben scritto. Interessanti pure i racconti singoli di alcuni paesi, da Cavizzana a Vermiglio con la storia di Moreno e Skip 🐾..mi sembra ancora di vederli passare sotto casa mia con il loro Quad, sorridenti, occhiali e capelli al vento. Leggendo il libro mi sono "ricordata" anch'io da ragazza 😍, quando, da Roncio, andavo a trovare il "SALVIN" e la moglie a Moresana, bravissime persone. Non facevamo in tempo ad arrivare che c'era il caffè pronto nella bella cucina calda e accogliente.
Grazie Lara Zavatteri dei tuoi racconti, e a presto "leggerti".

Grazie di cuore a Iva e a tutti coloro che mi hanno scritto un commento sul libro!

ESTRATTO DAL LIBRO A PIEDI NUDI NEI TINI...RACCONTO NAVIGLI

 Per voi 2 estratti dal racconto "Navigli" che narra l' "emigrazione" di mia mamma da Mezzana verso Milano, quando era bambina, mentre a Mezzana arrivava la cuginetta Carmen (figlia di Tea, sorella di mio nonno Giovanni). 


Navigli

Era una bambina nata nell'immediato secondo dopoguerra, in quel paese dalle strade erte e dagli inverni infiniti. La sua era una migrazione, per così dire, stagionale, bastava infatti che arrivasse l'estate e con la zia partiva per la grande città, Milano. La zia, o lo zio, arrivavano con la corriera portando con loro la figlioletta Carmen, di poco più grande della bambina, che sarebbe restata a Mezzana per i mesi estivi. Così, mentre Carmen arrivava, lei che a Milano viveva, che di Milano sapeva da altri del caldo torrido, visto che lei si beava del fresco della montagna, Adriana montava sulla corriera, diceva arrivederci alle montagne e giungeva a casa degli zii a Milano, dove a giugno già il caldo si faceva insopportabile.

Questo scambio era iniziato presto, più o meno quando Adriana aveva sui 5 anni e continuò per diverso tempo, fin quando divenne un'adolescente. Comunque, a Milano a parte il caldo non si stava male, dopo che uno ci aveva fatto l'abitudine. Difatti, nessuno l'aveva avvertita che la zia Tea, diminutivo di Dorotea, con il marito e gli altri due figli viveva in via Fusinato, non vicino ma proprio attaccati ai binari del treno.

Quando la bambina arrivò a Milano la prima estate, la zia la sistemò nella cameretta che avrebbe usato per i mesi che sarebbe stata con loro. Di lì a poco un rumore assordante fece tremare tutto quanto, dal lampadario alla credenza e guardando fuori la bambina capì che era il treno. Il treno che passava a tutte le ore, di notte e di giorno, e sempre faceva vibrare tutta la casa, sempre nello stesso identico modo, sempre con lo stesso identico fracasso. Di più: sporgendosi appena dalla finestra, che per sicurezza aveva delle inferriate, si riusciva a toccarlo, il treno.

Roba da matti, pensò la bambina quella prima volta, un treno che quasi ti entra in casa. Un treno che puoi toccare semplicemente allungando una mano, un treno dove, forse, i passeggeri e il capotreno potevano vedere cosa capitava nella casa.

Ci volle del tempo per abituarsi a quel rumore, specialmente di notte. Su, al paese, non si sentiva nulla del genere, né di giorno né di notte. Di notte men che meno, quando tutto era silenzio e al massimo si udiva il verso di qualche volpe nei prati vicino casa. Per questo ci mise un bel po' per abituarsi al treno, e ogni estate quando tornava, finché gli zii restarono in via Fusinato, doveva riabituarsi nuovamente.


CONTINUA...E UN 'ALTRA PARTE DEL RACCONTO..

Eppure...eppure anche in quei mesi pensava ai suoi monti, alla sua casa, e a cosa la cuginetta Carmen stesse facendo in quei momenti. Al paese non c'era il caldo torrido di Milano e la sera bisognava mettersi una maglia per non prender freddo. Chissà, si domandava Adriana, se anche agli zii manca il paese. Chissà se gli manca, se ci pensano ogni tanto, se vorrebbero tornare, se provano nostalgia.

A lei mancava molto in quei mesi in cui era lontana. Mancava anche se non c'erano i pomodori né le banane, anche se non si organizzavano mercati, anche se non c'erano i monumenti che invece si vedevano a Milano. Il paese le mancava anche se non aveva il Naviglio. Le sarebbe mancato anche se fosse stato il paese più povero o il più derelitto del mondo. Mancavano le vie, le piazze, la chiesa dei santi Pietro e Paolo, le rogge che correvano per le strade, le mucche portate alla malga che sarebbero tornate a valle solo a settembre, la sua gente, casa sua, e i profumi, gli odori, i sapori che conosceva da sempre. Suo padre e sua madre. Ogni filo d'erba le era familiare. Su ogni pietra del borgo aveva posato i piedi. Era il paese. Il suo paese. La sua casa. Lì stava il suo cuore, sempre.

Era sicura che anche gli zii provassero gli stessi sentimenti. Certo stavano bene a Milano, ma durante l'anno, appena potevano, cercavano di tornare qualche giorno al paese che li aveva visti partire. Perfino Carmen, che a Milano ci stava tutto l'anno, non vedeva l'ora di essere al paese per l'estate, come se sentisse che proveniva da lì, che era da lì che veniva, che un po' Mezzana era anche casa sua. Per questo non voleva mai partire, quando arrivava settembre e Adriana tornava al paese tutta contenta. Le sue radici l'avrebbero tenuta lì, stringevano per non lasciarla andare, anche se alla fine, Carmen ripartiva sempre con gli zii. Ma anche da grande, per tutta la sua vita, a Mezzana tornò sempre e sempre ebbe il paese dei genitori nel cuore.


Continua sul libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole", copie disponibili richiedendomele, online o ordinandolo in libreria  con nome autore, titolo e editore (Youcanprint). 


giovedì 10 febbraio 2022

ESTRATTO DAL LIBRO A PIEDI NUDI NEI TINI, LA STORIA DI MORENO AGOSTINI E LA CAGNETTA SKIP

 


Ecco un estratto dal mio libro "A piedi nudi nei tini e altri racconti della Valpantena e della Val di Sole", per la val di Sole si trova il racconto su Moreno Agostini e la sua cagnetta Skip. Ecco qui un piccolo estratto per voi:

Ora, è il momento di svelarvi l'unicità di questa coppia che, più che cane e padrone, erano amica e amico. Come detto la Skip era un border collie, mentre Moreno era un ragazzo di piccola statura ed era nato con vari problemi fisici. Camminava lentamente, ma la cosa incredibile fu Skip. In un centro per l'addestramento dei cani, in breve Skip imparò a “stare al passo” con Moreno. Anche se era vivace, si adattava perfettamente al suo incedere, un incedere che a lei doveva parere molto lento, ma ugualmente lei lo seguiva a quel ritmo, sempre.


Quando andavano più veloci, invece, era quando Moreno caricava sul cassonetto la Skip e partiva con il Quad, spesso per ridere tutti e due con gli occhiali da sole, così per fare un po' i fighi mentre il vento delle giornate d'estate accarezzava i capelli di Moreno e il pelo nero e bianco di Skip. Lei stava su comoda e lo seguiva contenta dappertutto, così era più facile, ma anche più bello, fare giri diversi magari ai laghetti di San Leonardo sempre a Vermiglio.



Copie disponibili del libro, basta richiedermelo (in via 4 novembre 21 a Mezzana o larazavatteri@gmail.com o qui su Facebook) online sui siti che vendono libri oppure ordinandolo in libreria con nome autore, titolo libro e editore (Youcanprint).