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lunedì 13 maggio 2019

PAGINA 7-8 LIBRO AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO. PICCOLA STORIA DI UNA CASA NEL BORGHETTO

Ecco per voi le pagine 7-8 del mio libro sulla zona del Borghetto a Mezzana 

Il gemellaggio

Mia nonna, classe 1921, al Borghetto non ci era nata, ci era arrivata solo dopo aver sposato mio nonno. Figlia del panettiere del paese-quel Giovanni Ravelli che infornava “michete” insieme al socio Davide Barbetti e che si dilettava in fotografia- a casa sua certo non viveva nel lusso ma comunque non era preparata, poco più che ventenne, a trasferirsi nella casa del Borghetto dove per pavimento c'era solo la nuda terra.
A casa sua, dai “Giumei” c'era almeno il cemento, invece a casa di mio nonno nemmeno quello. Inutile dire che rimase sconcertata, ma tant'è era quella la sua nuova casa e dovette abituarsi a quello e a molte altre cose. Ad ogni modo la nonna, come quelli della sua generazione compreso mio nonno ed altri del Borghetto, le scuole elementari le frequentò in un edificio nella parte alta del paese, che si utilizzò fin circa gli anni Quaranta.
La scuola ad un certo punto decise di gemellarsi con un altro istituto scolastico italiano e per tenersi in contatto tra le due scuole ci si scambiava periodicamente un giornalino fatto dagli alunni.
Erano pochi fogli, raccontava la nonna, dove i bambini scrivevano storie, piccoli aneddoti, cose accadute in paese. Quando il giornalino era pronto si spediva e si attendeva che l'altra scuola facesse altrettanto.
Capitò una volta che mia nonna tornasse a casa con un compito per il giorno dopo, un tema da svolgere, e, vuoi per la poca voglia, vuoi per mancanza di tempo o entrambe le cose, pensò bene di combinare quella che credeva sarebbe stata una furbata.
L'indomani a scuola la maestra Maria Corazza chiamò proprio il suo nome, “Raffaella Ravelli” per leggere il tema svolto, così mia nonna senza temere nulla si alzò dal banco, prese in mano il suo quaderno e lo aprì alla pagina del tema e lesse l'elaborato, con tanto di elogio finale da parte dell'insegnante.
La maestra Corazza la fece sedere e ricominciò a chiamare, a caso, il nome di un'altra alunna perché leggesse ad alta voce il suo tema. Questa si alzò per leggere e disse solo la lapidaria frase: “È uguale a quello della Raffaella”.
Si scoprì in questo modo che entrambe, sperando di farla franca, avevano copiato, parola per parola, uno dei temi scritti dagli alunni sul giornalino della scuola gemellata. Interrogate entrambe, non ebbero altra scelta che ammettere il misfatto.
Ricordo ancora che mia nonna non aveva dimenticato il tema sul giornalino, che raccontava la storia di un uccellino. A tanti anni di distanza, essere stata scoperta probabilmente le bruciava ancora. 

Trovate il libro:
in libreria dati Lara Zavatteri (autore) Youcanprint (editore) e titolo;
in val di Sole potete acquistarlo alle biblioteche di Mezzana e Vermiglio;
online su Youcanprint, Ibs, principali negozi online di libri;
scrivendomi a larazavatteri@gmail.com, su Facebook (vedi logo in alto) o mi trovate a Mezzana in via 4 novembre 21.  

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