PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

larazavatteri@gmail.com
348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

lunedì 14 gennaio 2019

ESTRATTO AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO LIBRO DELLA SCRITTRICE DI MEZZANA, VAL DI SOLE (TN) LARA ZAVATTERI

Per voi ecco un estratto gratuito del libro Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto. 
Il libro parla, con storie vere e leggende, della zona del Borghetto a Mezzana, in val di Sole (Trentino), potete trovarlo richiedendolo a me o su Internet (guardate il post qui sotto) con Ibs vi arriva in pochi giorni. Buona lettura!

Lara Zavatteri
scrittrice
Mezzana, val di Sole, Trento



Perfino in un paese piccolo ci sono luoghi identificabili con modi di dire o soprannomi. Così, ad esempio, nel paese di Mezzana quelli che abitano sulla via principale, ovvero via 4 novembre, sono quelli “del stradon” abituati da sempre al traffico, al rumore, tanto che una volta, trovandomi in un paese poco turistico della val di Sole, di sera, mi fermai ad ascoltare.
Ma cos'è questo silenzio?” chiesi a chi era con me. Non capivo. In realtà, ho compreso poi, è il silenzio che sentono, grossomodo, tutti quelli che “sul stradon” non ci abitano, ma per me, che con il rumore di macchine, camion, corriere, con il parlare dei turisti ci sono nata, pareva incredibile che d'estate e a quell'ora ci potesse essere un silenzio del genere.
Non basta. Tra quelli “del stradon” ci sono alcune case che fanno parte di quello che veniva una volta chiamato “Borghetto”.
Il Borghetto parte all'inizio del paese arrivando da Piano di Commezzadura e si estende per la strada principale più o meno fino a poco prima dell'albergo Ravelli. “Borghetto” è solo un soprannome, un modo per definire la zona e chi ci abita e probabilmente alcuni nemmeno sanno che questa parte di Mezzana si chiama così.
Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto” sono racconti della mia casa nel Borghetto, ma anche di altre persone che nel Borghetto hanno vissuto.
Sono storie vere e d'altra parte anche di queste piccole storie si compone la storia di un paese, piccole storie che fanno ridere, sorridere, commuovere che ho voluto raccogliere qui. Per ricordarle e per la gente del Borghetto, ma anche di Mezzana, di ieri, di oggi e di domani.

Mia nonna soffriva d'insonnia per cui a volte capitava che di notte si alzasse dal letto non per prendere delle gocce, una tisana o altro che potesse aiutarla a far ritornare il sonno, ma per mettere sul gas una moca di caffè. Appena la moca borbottava la toglieva e versava il caffè in tazze bianche con al centro un disegno di fiori bordeaux e blu, lo so perché di tazze ne preparava due, una per lei e una per me, che stavo spesso a dormire dai miei nonni, per questo quando mia nonna si alzava lo facevo anch'io.
Così nel cuore della notte, io che andavo alle elementari, bevevo caffè e intanto ascoltavo le storie che mia nonna raccontava.
Per questo poi le ho ricordate e pazienza se dicono che ai bambini di caffè non se ne debba dare. Io l'ho sempre bevuto, specie di notte quando seguivo la nonna insonne e non mi pare di aver subito danni (o almeno spero). Semmai ho avuto il privilegio di condividere quei momenti e di ascoltare da mia nonna storie vere, a volte, a volte leggende tramandate di generazione in generazione. Per questo molte storie le devo all'aroma del caffè, mentre altre le devo invece al profumo del fieno.
D'estate, infatti, mio nonno si riposava sempre un poco, dopo aver mangiato e prima di ritornare a falciare i prati, visto che allora portava avanti una modesta azienda agricola. Dormiva in una stanza di pavimenti vecchi, tutti in legno e che scricchiolavano al minimo movimento.
Così, quando entravo cercando inutilmente di non far rumore, mio nonno si svegliava sempre e allora anche lui raccontava storie vere e inventate, storie che, come quelle di mia nonna, a volte facevano paura e a volte sorridere.
Erano fatti accaduti davvero, ma anche storie che mettevano addosso una paura folle, ed inutile dire che erano proprio queste ultime quelle che venivano raccontate più spesso. Storie mai dimenticate, episodi che paiono leggende da narrare, come se quei piccoli “filò” tra noi non si fossero mai interrotti.
Il profumo del caffè e del fieno mi ha bisbigliato le storie di una casa del Borghetto, e non solo.



Nessun commento:

Posta un commento