PER INFORMAZIONI SUI LIBRI

larazavatteri@gmail.com
348/7702561
Mezzana, val di Sole, Trento
via 4 novembre 21

martedì 18 febbraio 2025

UNA PAGINA A CASO DA AROMA DI CAFFE' E PROFUMO DI FIENO

 


Una pagina a caso tratta dal mio libro "Aroma di caffè e profumo di fieno. Piccola storia di una casa nel Borghetto" che parla di Mezzana. Anche questo libro partecipa al progetto A.L.G.E. (leggete il post sotto) basta richiedermelo, posso anche spedirvelo!

Alberi

Sono diversi gli alberi del Borghetto che non ci sono più. Tra tutti voglio ricordare in particolare gli ippocastani dell'hotel Salvadori, che con la loro chioma regalavano frescura in estate e in autunno lasciavano cadere luccicanti castagne che facevano capolino da un riccio spinoso.

Erano alberi possenti, con profumati fiori in primavera, caratteristica tipica degli ippocastani le cui castagne sono belle ma non si possono mangiare.

Gli ippocastani avevano dimensioni ragguardevoli, per cui dovevano avere una certa età, ma venne il giorno in cui furono tagliati, all'incirca negli anni Novanta: ricordo che quel giorno diverse persone stavano a guardare la fine degli ippocastani, perché quando un albero scompare, è un po' come se scomparisse un amico.

Gli alberi infatti ci vedono crescere, sono testimoni di tutto, ci abituiamo alla loro presenza e quando non ci sono più ci viene a mancare qualcosa, come se un elemento fondamentale di un paesaggio fosse andato perduto.

Oltre a questi anche il grande abete sempre dell'hotel Salvadori, che però si trovava sopra l'albergo, è uno degli alberi scomparsi. Gigantesco, muoveva talmente le sue fronde quando tirava vento da provocare un certo frastuono, ma da vedere, per la sua altezza e la sua imponenza, era unico. Fu tagliato quando ormai era diventato centenario. Ne aveva viste di cose, quante ne aveva sentite: eppure la sua grande sagoma manca ancora sullo sfondo, così come il rumore a tratti quasi spaventoso dei suoi rami quando infuriava la tempesta.

Un tempo inoltre nel prato accanto all'albergo erano stati piantati diversi meli. Erano proprietà di Giovanni Salvadori che li curava personalmente, pianta per pianta, affinché crescessero le varietà di Limoncini, Canada e Agostesi. Piante che molti anni dopo sono state tagliate o che fioriscono ancora, ma non regalano più nessun frutto.

A primavera, invece, vestiva la strada di bianco l'albero di ciliegie che si trovava nell'orto della famiglia Lucietti, infatti quando era tutto fiorito e la brezza lo accarezzava, lasciava andare i suoi petali che formavano un lungo tappeto bianco nei dintorni.


Nessun commento:

Posta un commento