Un libro con situazioni e personaggi per sorridere e ridere in un mondo che pare voglia farci dimenticare cosa sigifichi l'allegria. Per voi, ecco l'estratto
LA CAPPELLA DEI SANTI
No, non si tratta di qualche
cappelletta in qualche cimitero o luogo dedicata a questo o quel
santo.
I Santi in questione sono quelli
che si celebrano il primo novembre, quando la Messa viene, di solito,
officiata al camposanto e non in chiesa e vedi torme di gente neanche
avessero aperto i saldi, ovviamente una marea che di solito in detto
luogo non mette mai piede ma che per l'occasione si mette tutta in
ghingheri tanto per farsi notare dagli altri e magari arrivano anche
tardi, così li vedono per forza, Dio bisogna avere tanto di quel
buon tempo per pensarle tutte!
Ad ogni modo capitò che per i
Santi venisse aperta anche la cappella del cimitero, dotata di banchi
per sedersi, così da agevolare chi magari poteva avere problemi a
restare in piedi tutto il tempo.
Arrivò anche il prete che
salutando tutti specificò-povero lui-che dentro la cappella c'erano
ancora posti per gli anziani-vedete che con 'sta storia degli anziani
è sempre un problema?-se volevano prendere posto.
A questo punto, ma chi per grazia
poteva avere il coraggio di varcare la soglia della cappella ed
entrare? Farlo significava ammettere di essere anziani, perciò
meglio abbrancare la lapide del caro estinto e sperare che la gotta
non desse problemi per i prossimi 40 minuti.
E poi, chi, ma chi di quelli
dentro poteva restare, dopo essere stato definito anziano?
Si scatenò un po' una bufera,
perché fuori nessuno si muoveva, ma soprattutto perché quelli che
erano dentro giustamente non volevano sentirsi dare dell'anziano.
Sicché li vedevi che non sapevano che fare, se alzarsi e andare,
restare, su e giù come una ginnastica dei glutei, in tutti i casi
voleva dire essere mezzi decrepiti.
Anche il prete si accorse della
gaffe, che tra l'altro faceva venire veramente da ridere e alla fine
non si mosse nessuno. I posti vuoti restarono tali e da dentro
nessuno venne fuori, se non tardi, a messa finita, così che gli
altri non capissero chi erano gli anziani dentro la cappella. Che
roba, se si pensa che invece di definire anziani i presenti bastava
che il prete parlasse semplicemente di persone.
L'anno dopo, sempre ai Santi, non
so cos'è capitato. Per certo se è entrato qualcuno nella cappella
l'avrà fatto quasi di soppiatto, sperando che il prete non saltasse
fuori ancora con la storia degli anziani. Tanto più che i preti
ormai sono sempre più anziani anche loro, cosa si ostinano a
chiamare così gli altri e presto saranno anziani anche i
chierichetti, se andiamo avanti di questo passo e magari finiranno a
sedersi loro nella cappella, uscendo solo per raccogliere l'obolo da
poveri cristi che già sono pelati dalla mattina alla sera.
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