ANCHE FRANCESCO GIUSEPPE…
Chi fino a qualche anno fa
utilizzava il tram per arrivare o tornare da Trento, quest'uomo, o
questa specie d'uomo l'ha visto e soprattutto sentito per certo.
Era un uomo credo della val di
Non, grassoccio, con capelli unti e in generale abiti e tutto che
parevano usciti da un bidone di olio.
A parte questi dettagli estetici
costui possedeva due occhi da matto difficili da osservare e da
dimenticare...forse adesso vi siete ricordati? No perché era questo
il dettaglio più inquietante. Soleva salire a Trento o Cles e poi
barricarsi nel bagno fino a quando doveva scendere, onde non pagare
il biglietto credo, ma sinceramente matto da legare com'era non so se
qualche bigliettaio avrebbe avuto il coraggio di domandargli
alcunché, forse l'unica era tirargli addosso un barilotto di acqua
santa.
Si nascondeva, per modo di dire
vista la stazza, dentro un impermeabile-già questo visti film e
telefilm di gente nuda con solo impermeabili faceva pensare- e un
sacco di giornali, specie quando si barricava nel bagno, quasi a
voler far credere che era dentro per leggere, d'altra parte tanti
leggono al bagno, tanti ci stanno del tempo e bisogna chiamarli
perché vengano fuori, che abbia fatto tale ragionamento il pazzoide
della Trento Malé?
Pareva Satana. Ora, Satana non
l'ho mai visto, ma se dovessi descriverlo penserei a quell'individuo,
giuro, pareva Satana. Per poco tempo taceva-s'intende, quando non era
nel bagno- dopo attaccava per tutto il viaggio a buttar fuori risate
sopra risate, anche se non c'era nulla da ridere, tanto per
spaventare i poveri passeggeri. Rideva in un modo che ti veniva la
tentazione di cercare un esorcista da qualche parte-a parte che
certi esorcisti visti sui giornali fan più paura dei demoni che
devono scacciare-rideva talmente forte, sguaiatamente e per così
tanto tempo che veniva la tentazione di chiudersi gli altri nel
bagno, visto che non c'era lui.
Una volta azzardò a sedersi
vicino a una ragazza e quando questa girandosi gli urlò: “Vai via,
maniaco” questo invece di offendersi, di restare allibito o
domandare scusa (ma figurarsi!!) indovinate che fece. Sì, proprio
quello.
Attaccò a ridere. Rideva con
denti gialli e occhi fuori dalle orbite, pareva avesse un attacco dal
tanto ridere. Se è riuscita ad alzarsi, credo se ne sia andata la
ragazza, ma non era facile liberarsi dal terrore del pazzoide barra
satanasso barra demonio della Trento Malé.
Un'altra volta-siccome a volte
parlava anche, incredibilmente con frasi che avevano un senso o
almeno per lui-urlò fuori codesta frase: “Anche Francesco Giuseppe
riconobbe l'importanza della Vacca Nonesa quando risalì l'Anaunia!”.
Nessuno, ovviamente, aveva
intavolato un discorso su Cecco Beppe e per chi non lo sapesse la
“Vacca Nonesa” (scritto anche Vaca) era il tram come veniva
chiamato una volta. Quella fu da ridere, anche se pareva Satana. Che
poi, mi domando, chi gli avrà riferito cosa pensava Francesco
Giuseppe? Che fosse stato un Highlander, vissuto per centinaia
d'anni, infatti a pensarci bene mi pare indossino impermeabili, che
avesse scovato un discorso di Cecco Beppe, ma dove? Da chi, perché?
E poi questo maniaco barra demone che ne sapeva di Francesco
Giuseppe? E poi quando venne, per l'appunto quand'è che venne in
Anaunia (Val di Non)? Bah. Comunque quella frase è rimasta mitica.
Dopo It di Stephen King, ovvero il pagliaccio che mangia i bambini
credo sia stato l'essere più brutto, sporco ed inquietante in
circolazione, soprattutto se non solo per la sua risata.
Mi pare sia passato a miglior
vita da anni, in ogni caso se frequentate la Trento Malé oggi Trento
Mezzana troverete di sicuro qualche pazzoide in circolazione, non
preoccupatevi, magari anche più d'uno, ma uno con quella risata, ve
lo garantisco, non lo sentirete mai.
Sarà stato un Cuor contento,
direte voi povere anime che non l'avete sentito. No no, quello rideva
come ridono quelli a cui non frega niente di niente, magari scappati
da qualche casa di cura-forse li lasciano andare di proposito?-che
son contenti di spaventare il prossimo e solo ogni tanto fanno
ridere, tirando fuori, chissà da dove frasi vere o presunte su Cecco
Beppe.
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